2014
Cagliari-Genoa, promossi e bocciati. Pareggite casalinga? Zeman lancia un segnale chiaro
Ancora un pareggio, ancora una mancata vittoria che sarebbe stata la prima tra le mura amiche. Sembra quasi una maledizione o, meglio ancora, un incantesimo. Una di quelle situazioni che inizia ad appesantire l’ambiente, malgrado tutti tentino sminuire quello zero nella casella delle vittorie conquistate in casa. Il Cagliari, stavolta, fa tutto da solo: segna in una porta e nell’altra, mandando all’aria l’occasione per scrollarsi di dosso il peso e la tensione accumulati in queste prime 5 gare casalinghe.
BOCCIATI – Zeman dopo la partita si presenta in sala stampa con un pizzico di rammarico. Non tanto per il risultato quanto per l’atteggiamento dei suoi uomini in campo. Il boemo ha ragione da vendere quando afferma che il centrocampo ha prodotto poco o nulla. Chi conosce Zeman lo sa: il pallone agli attaccanti arriva attraverso la manovra costruita a centrocampo. Quella stessa manovra che ieri, specialmente nel primo tempo, è venuta a mancare. Tanto che il primo gol arriva grazie ad un lancio lungo di Rossettini, l’autore di quella deviazione che per il Cagliari è stata fatale e determinante ai fini del risultato. Avelar manda all’aria l’occasione di far dimenticare quell’autogol a tutto lo stadio: cambia angolo rispetto ai rigori precedenti (su consiglio di Longo?), e Longo, appena entrato, sbaglia l’impatto col pallone dopo la respinta di Perin. Non solo Crisetig, a centrocampo si è sentita la mancanza di Ekdal. Al centrocampista svedese si può perdonare tutto visto il rendimento nelle ultime gare. Cossu non incide come Zeman vorrebbe e Sau soffre troppo i calcioni di Burdisso e compagni. A Joao Pedro riesce qualche giocata, ma viene trascinato anche lui dalla difficoltà oggettiva che la squadra ah nel produrre azioni da gol.
PROMOSSI – Si sblocca Farias ed è una lieta notizia. L’attaccante brasiliano ci crede fino all’ultimo in quella corsa che manda in subbuglio Perin e difesa ospite. Bene Balzano, anche se spesso viene ignorato dagli attaccanti nelle sue discese sull’out di destra. Tra i promossi mettiamo anche Daniele Conti. Perché? Forse non è stata la sua miglior prestazione, è vero. Tuttavia il capitano ci ha provato in tutti modi a dare uno scossone alla squadra: ad esempio con quella punizione che solo il palo ha potuto negare la gioia del gol al numero 5 rossoblù. Ma non solo, infatti regala ad Avelar l’opportunità di passare in vantaggio conquistando il rigore che avrebbe cambio le sorti della gara.
Zeman, durante la conferenza stampa a fine gara, evidenzia un fattore che forse Giulini e Marroccu potranno tradurre al meglio a gennaio: «in attacco abbiamo subito la fisicità dei difensori avversari». Ma come adesso il Cagliari avrebbe bisogno di sostanza al centro dell’attacco. Questa non vuole essere una bocciatura per il reparto avanzato, tutt’altro: per completare il reparto occorre una punta di sostanza in grado di poter vincere qualche contrasto in più. Quello di Zeman, forse, è un chiaro segnale alla società e non deve essere letta come una scusante. Il progetto Zeman va avanti, ma a gennaio bisogna tornare inequivocabilmente sul mercato.