2014
Jeda: «Cagliari tappa più importante della mia carriera. Andai via perché…»
L’ex attaccante rossoblù Jeda ha parlato ai microfoni di Radiolina durante la trasmissione “Il Cagliari in diretta“. Il brasiliano non dimentica i suoi trascorsi in Sardegna: «Tanti ancora si ricordano il mio gol di testa nel 3-3 contro il Napoli. Il 2-1 contro i campani al Sant’Elia? Fu una grande rimonta, il gol di capitan Conti fu un’emozione incredibile. Quella vittoria fu decisiva, ci diede la carica che ci permise di raggiungere la salvezza».
RIVALITÀ CAGLIARI-NAPOLI- «La rivalita con gli azzurri? Quando ero in Sardegna ero curioso, non capivo perché ci fosse rivalità tra le due tifoserie. In campo è una partita molto sentita, i tifosi riescono a trasmetterti tanta passione».
SEGNAVO TANTI GOL DI TESTA PERCHÉ…- «Farias? È un giocatore molto rapido, veloce. Io ero più una mezza punta, avevo un gran tempismo che mi permetteva di segnare tanti gol di testa, con la maglia del Cagliari ne ho fatti parecchi».
ANCORA LEGATO AL CAGLIARI- «Il primo anno in Sardegna fu fantastico, il gruppo che conquistò la salvezza nel 2008 era unico. Sento ancora il grande affetto dei tifosi nei miei confronti. Cagliari è stata la tappa più importante della mia carriera. Io andai via perché non volevo rovinare il mio rapporto con il presidente e con la società. Quando un allenatore (Bisoli, ndr) non ti vede, ti mette da parte, è giusto prendere un’altra strada. Mi dispiacque perché non mi disse che non rientravo nel suo progetto. A Cagliari stavo benissimo, mi ero ambientato alla grande».