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2014

Donadoni: “Abbiamo il dovere di dare il massimo per battere il Cagliari”

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In vista del delicatissimo match di domani contro il Cagliari, incrocio che può valere tanto in chiave salvezza per entrambe le formazioni, oggi si è presentato davanti ai microfoni il tecnico del Parma Roberto Donadoni.
Il mister, con un passato in rossoblù, si trova stretto nella morsa di una classifica pesantissima e di un cambio societario che ancora non ha assunto contorni definiti nonostante sia questione di giorni il passaggio del club dalle mani di Ghirardi a quelle dei nuovi proprietari.

Donadoni preferisce non sbilanciarsi sulla questione della cessione del Parma FC, come riporta il sito ufficiale del club: “Finché non ci sara’ la definitiva ufficializzazione noi rimaniamo concentrati sul nostro obiettivo che è quello di fare risultato e vincere. Domani dobbiamo provare a farlo col Cagliari che non ha classifica facile, ma noi siamo ultimi. Sono le motivazioni spesso a fare la differenza, l’aspetto psicologico. Nelle ultime due gare i punti ci sono sfuggiti per sfortuna o decisioni sbagliate arbitrali e noi dobbiamo essere in grado di andare oltre ed essere superiori a queste cose. Domani il nostro dovere è di buttare tutte le nostre energie sul campo per fare risultato. Poi la situazione societaria andrà avanti, a maggior ragione se c’è la dimostrazione che la squadra è viva e che crede ancora in obiettivo complicato ma raggiungibile. Perchè se da noi non dipendono questioni societarie può pero’ dipendere un risultato piuttosto che un altro“.

Occhio al Cagliari quindi, ma senza distrarsi a guardare l’avversario. Più che l’impostazione di gioco servirà lo spirito: “Penso solo a che la mia squadra si esprima, che in campo ci siano giocatori che abbiano voglia di uscire dal match stremati. Il discorso tattico e’ l’ultimo a cui penso“.

Il tecnico ha poi analizzato la situazione di Paletta e Mirante, che nelle scorse settimane non hanno potuto dare il loro contributo ma sembrano prossimi al rientro: “Quando un giocatore rientra da un infortunio importante, bisogna ragionare in termini di un recupero graduale. Sono felice per Gabriel che ha anche sofferto molto la lontananza dal campo, ma bisogna fare pure un discorso di squadra. E se si mettono in campo giocatori non in perfette condizioni poi si devono fare i conti con cambi obbligati. Sono situazioni che vanno valutate bene. Per Mirante invece non vedo problemi per il recupero“.

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