2015
Cagliari-Sassuolo, promossi e bocciati. Zola vero mental coach. Il Cagliari diverte e si diverte
Sette punti nelle ultime tre giornate e terzo risultato utile consecutivo. Al Sant’Elia si torna a sorridere e i tifosi escono dallo stadio felici di vedere una squadra che matura giorno dopo giorno. L’importanza della sfida contro il Sassuolo era tanta, così come le difficoltà. La squadra di Eusebio Di Francesco non era l’avversario più semplice da incontrare se pensiamo, ad esempio, che nelle ultime 13 giornate è stato sconfitto una volta sola. Questo dà tanto valore alla vittoria e alla prestazione che ieri il Cagliari ha mostrato sul campo. Il lavoro di Magic Box comincia a dare i suoi frutti ma è lo stesso mister che tiene tutti coi piedi per terra, perché per arrivare al traguardo la strada è ancora lunga.
BOCCIATI – Nel complesso la squadra ha girato per il meglio in tutte le fasi della gara. La partita stentava a decollare, forse per via dell’importanza dei punti in palio. Tanti errori in fase di impostazione e qualche fallo di troppo del tutto inutile. Donsah probabilmente non era al top della forma. Il giovane ghanese sbaglia tanti appoggi e non riesce ad incidere come spesso ci aveva abituati, ma ci può stare. Capitolo Longo: non si può dire certo che il ragazzo non si impegni, anzi. Non si risparmia nello scontro fisico e pressa i difensori su ogni pallone. Insomma, tanta corsa e tanto cuore ma nessun gol. Quanto arriverà anche quello potremmo parlare di un signor attaccante.
PROMOSSI – Nella partita di ieri Sir Zola ha mostrato nei fatti che la miglior difesa è l’attacco: Di Francesco, sotto di un gol, mette sul campo cinque punte. Il tecnico di Oliena risponde con Cop, Sau e Farias, col croato che regala un gol pesantissimo e affossa il Sassuolo. Ottima prestazione di Daniele Dessena, autore dell’assist del gol di Cop. Ekdal e Joao Pedro (altro assist per il gol di Rossettini), sempre più in crescita, col primo che regala spettacolo palla al piede. Gonzalez tiene sotto controllo Berardi per tutta la partita. Nessuna sgroppata alla Balzano ma si limita a far bene la fase difensiva, come Zola gli ha chiesto. Brkic è sempre più padrone dell’area rossoblù. Incute timore a Zaza in più di una occasione con delle uscite a presa alta. Un Zaza marcato a vista da Rossettini, che ha l’unica pecca di aver siglato l’autogol del momentaneo pareggio neroverde.
I passi in avanti visti in classifica sono strettamente legati a quelli fatti nella prestazione e nella mente dei giocatori. Frutto del lavoro che Zola ha fatto in un mese esatto da quando siede sulla panchina rossoblù. Il Cagliari non perde la testa sul campo e riesce a trovare la reazione giusta anche quando l’avversario riesce a segnare. Questo è uno dei fattori che più differenzia la gestione Zola da quella di Zeman. Il tecnico rossoblù lo ha spiegato anche in conferenza stampa al termine della partita, affermando che la squadra pian piano sta acquisendo la consapevolezza della propria forza. Quella forza che il Cagliari dovrà sfruttare per arrivare alla tanto sperata salvezza.