Tavecchio: «Gli arbitri vanno difesi! Ma quale campionato falsato…»

Giornata calda, caldissima quella che si è conclusa ieri è che ha messo fine al 28° turno della Serie A. Una pausa, quella che arriva ora per dare spazio alle Nazionali, che serve soprattutto a placare gli animi tra alcune società di Serie A e la categoria arbitrale, quest’ultima presa di mira dopo alcuni episodi che, alla luce dei tabellini di ieri, rischiano di compromettere la corsa di alcune squadre verso i rispettivi obiettivi. Una di queste squadre è proprio il Cagliari, vittima di una svista clamorosa che ha fatto il giro di tutto il panorama calcistico e che ha fatto infuriare il patron rossoblù, Tommaso Giulini, il quale rischia una inibizione per le parole durissime pronunciate a caldo dopo il triplice fischio della sfida di San Siro. Non solo Cagliari. Nella serata di ieri, al termine delle sfide in notturna, il Napoli twitta contro il presidente FIGC, Carlo Tavecchio, e denuncia il proprio disappunto con parole pesanti contro il sistema arbitrale. La risposta del numero uno della FIGC non tarda ad arrivare e a chi gli domanda se il campionato presenta delle irregolarità risponde: «Ma quale campionato falsato. Credo che il sistema arbitrale italiano sia da difendere e proteggere. Sono persone che – continua Tavecchio al termine dell’incontro tra AIA e rappresentanti delle società di Serie A – lavorano in condizioni difficili e molto complicate perché il campionato adesso si trova ad un punto particolarmente importante sotto l’aspetto agonistico. Non faccio altri commenti, rilevo solo che dopo Calciopoli – afferma il presidente nei virgolettati riportati dal Corriere dello Sport – sono state cambiate le regole sul mondo arbitrale: prima i designatori venivano indicati dal presidente federale, sentito il parere dell’Aia, attualmente invece quest’ultima è un ente autonomo e decide autonomamente il designatore. È singolare quindi che quando c’era l’intervento federale si diceva che creava danni, mentre adesso addirittura si invoca l’intervento federale».