2015
Cagliari, mai così tante reti subite dal ritorno in Serie A
Un Cagliari immaturo paga i troppi errori in fase di progettazione. La nuova dirigenza ha portato tanto entusiasmo all’alba della stagione in corso. Entusiasmo divenuto ben presto euforia con l’arrivo di Zdenek Zeman sulla panchina rossoblù. Tante, forse troppe aspettative hanno però soffocato sul nascere il primo Cagliari giuliniano.
ARIA NUOVA- 10.000 tifosi festanti alla presentazione della squadra non si erano mai visti. Ad agosto si parlava frettolosamente di una squadra pronta a lottare per raggiungere la colonnina di sinistra della classifica, tutto rigorosamente all’insegna di un calcio brioso e spumeggiante.
BRUSCO RISVEGLIO- Qualcosa non è però andato nel verso giusto. Lo speranzoso tifoso rossoblù ha potuto ammirare solo il lato oscuro del calcio zemaniano. Innumerevoli le reti subite dalla squadra isolana, quasi 2 a partita dopo 30 giornate di campionato. Di gran lunga la peggior media gol incassati dal ritorno in Serie A. Basti pensare che solo in due occasioni, nel 2004-05 e nel 2009-10, il Cagliari ha superato l’1,5 reti subite a gara.
E L’ATTACCO?- I rossoblù non riescono però a compensare le troppe reti subìte con un numero elevato di gol segnati. La compagine allenata da Zeman ne ha realizzati a mala pena 35, poco più di uno a partita. Meglio hanno fatto il Cagliari di Arrigoni, quello di Allegri tra il 2008 e il 2010 e quello di Pulga e Lopez di due stagioni fa.
INESPERIENZA- La squadra di Giulini veleggia spedita verso la Serie B. Un cambio di rotta appare ora improbabile. Il patron rossoblù, colpevole di aver allestito in estate una rosa non all’altezza della categoria, ha cercato di rimediare ai propri errori allontanando Zeman già a dicembre, finendo così per rinnegare il tanto decantato progetto dopo neanche 180 giorni. Infelice però l’intuizione di chiamare sulla panchina del Cagliari l’inesperto Zola. Ulteriore colpa il non aver aiutato Magic Box durante il mercato di riparazione. Prima i sogni impossibili Osvaldo, Gilardino ed Eto’o, poi la cruda realtà. Verrebbe da dire “altro giro, altra corsa”, via con un’altra infornata di giovanotti dalle belle speranze. A pagare è ancora una volta l’allenatore, Zola è così costretto a fare le valigie. Il ritorno di Zeman non porta però i frutti sperati e il Cagliari si ritrova così ad un passo dalla cadetteria.