2015
Il giocattolo si è rotto
Finisce così….nel peggiore dei modi.
Solo 8 mesi fa sembrava un sogno, oggi è diventato un incubo e probabilmente non ci sarà alcun risveglio. E’notte fonda in casa rossoblù, ennesima umiliazione al Sant’Elia di fronte al pubblico amico che arriva al termine di una settimana di fuoco.
Lunedì viene annunciato il ritiro della squadra per una settimana con ripetute sedute di lavoro, venerdì duro confronto tra ultras, giocatori e staff tecnico, fino all’epilogo di ieri, con la squadra allo sbando, derisa dal proprio pubblico, tecnico e società aspramente contestati.
L’immagine dei giocatori che tentano a fine partita un timido approccio è di quelle che fanno male, ma è l’immagine del disastro dell’intero campionato, consumatosi pian piano e amaramente realizzatosi in queste ultime domeniche.
Lo spettro della B ha preso sempre più forma e ora che è facile intravedere il futuro prossimo, si cerca un colpevole, una giustificazione, un motivo.
Il perché il i Cagliari stia precipitando negli inferi della B non è bene chiaro, forse scelte tecniche sbagliate, forse azioni societarie temerarie e poco concrete, forse inesperienza di gruppo o forse era solo e più semplicemente l’anno storto. Oggi poco importa, oggi che le bandiere sono state riposte, oggi che sembra sempre più chiaro che stiamo perdendo la serie A, le partite domenicali, la possibilità di giocare in un campionato di tutto rispetto.
Finisce così, con la voce strozzata di quei diecimila tifosi che in quell’ormai lontano 4 agosto salutavano entusiasti un anno che si preannunciava ricco di novità e travolgente passione, finisce con i giocatori a centrocampo testa bassa e sguardo e pensiero altrove, finisce con la curva che ribadisce il concetto per il quale qua si canta solo per la bandiera e per la maglia.
Finisce con la Sardegna che ammaina la propria bandiera nel calcio che conta e chissà quanti di noi quel 4 agosto si immaginavo un finale così triste.
Ora è tempo di raccogliere i pezzi sparsi ovunque di questo giocattolo rotto e pianificare il futuro. Ci sono cose che contano più di un pallone, questo e’ vero, ma tante volte il riscatto sociale di un popolo passa anche per un campo di calcio.
Non scordiamolo e a chi spetterà ricostruire squadra e ambiente auguro di partire proprio da questo, dal capire cosa significhi davvero il Cagliari per noi.