Leeds, Cellino: «Se i tifosi vogliono prendermi a calci va bene, ci sono abituato»

Se il Cagliari non se la passa bene, Massimo Cellino non sta certo meglio con il suo Leeds. L’ex presidente rossoblù è stato squalificato dalla federazione inglese fino al 3 maggio e, come se non bastasse, alla vigilia dell’ultima sfida contro il Charlton Athletic, i media inglesi hanno parlato di ammutinamento di sei giocatori nei confronti dello staff tecnico. Tra questi ci sono anche gli ex Cagliari Marco Silvestri e Dario Del Fabro, quest’ultimo in prestito dal club di Giulini, che si sono dati indisponibili il giorno prima per il match di sabato. Il Leeds United è uscito sconfitto e Cellino ha parlato dell’accaduto ai microfoni del Sun: «Io non sono di sicuro un codardo o quel tipo di persona che dice ai suoi giocatori di andare in sciopero, ho scoperto questa cosa solo venerdì sera. Ammetto che può sembrare strano, ma se i giocatori erano davvero malati, perchè l’allenatore non ha informato il presidente? Questa cosa sembra quasi una lotta tra l’allenatore Neil Redfearn e la dirigenza e non va bene». La situazione non è del tutto chiara, ma l’ex presidente rossoblù conferma la sua volontà di restare in Inghilterra: «Dal primo giorno sono stato parte di questa società, ho 58 anni ed il mio sogno è ancora quello di fare qualcosa di grande qui. «Ho chiesto il permesso di assistere all’ultima partita di campionato il giorno prima che finisca la mia squalifica da parte della federazione. Se i tifosi vogliono prendermi a calci va bene, ci sono abituato»