Il carrozzone

E’ buio pesto in casa rossoblù… nonostante la vittoria di Cesena giunta sul filo del rasoio, nonostante la retrocessione ormai certa, nonostante si stia già pensando alla ricostruzione, è uno dei momenti più grigi vissuti dalla compagine sarda. E’ partita la corsa all’abbandono nave e come sul Titanic che affondò, tutti alla ricerca di una scialuppa di salvataggio sulla quale lanciarsi. L’egoismo personale e il poco amore per la squadra e la piazza la fanno da padrone e oggi che si gioca ormai a carte scoperte, è proprio in questo ammutinamento generale che sono da ricercare le cause della retrocessione.

Che questa squadra non avesse un’anima era chiaro fin dalle prime partite, che questa società non sia riuscita ad inculcare ai propri tesserati il senso di appartenenza è cosa tristemente nota, quello che non ci aspettavamo davvero è invece questo atteggiamento negativo nei confronti della situazione che incombe, questa voglia matta di disfarsi al più presto di questa maglia, questa necessità impellente di scrollarsi di dosso l’etichetta di perdenti, anche perché perdenti lo sono tutti, nessuno escluso e anche se si gioca a scovare il colpevole e a tirarsi fuori dalla mischia per primi, quella di quest’anno è la sconfitta di ogni singolo giocatore, dell’avvicendarsi degli allenatori in panchina e della società.

Cosi c’è chi affida ai propri procuratori le dichiarazioni per la frustrazione di una Serie B che non merita, chi aspetta di valutare il proprio futuro lontano dalla Sardegna e dalla serie cadetta, chi si vende al miglior offerente pur di restare in serie A… la svendita stile mercatino delle pulci è appena iniziata.
E allora, che si spalanchino porte e portoni di viale La Playa per questi figli di nessuno (calcisticamente parlando) che sgomitano per prendere il primo volo che li porti ovunque purché lontano dall’isola. A noi non serve gente priva d’identità, gente che la dignità l’ha messa sotto i piedi, gente che non ha la più pallida idea di cosa significhi il Cagliari per un sardo.

Mettetevi pure in fila per scendere signori, tanto il carrozzone va avanti da sé e il carro del vincitore che oggi si allontana da qui prima o poi ripasserà ma a quel punto voi sarete già a firmare contratti milionari in qualche altra squadra dalla quale scappare non appena si presenterà la malaparata, sarete a far finta di baciare una maglia della quale vi importerà poco e nulla, sarete comunque lontani da qua.
Per fortuna.