2015
Capozucca: «Torneremo in Serie A senza fare rivoluzioni»
Chiamato dal presidente Tommaso Giulini per colmare il vuoto lasciato da Francesco Marroccu e, quindi, ricoprire la carica di direttore sportivo, Stefano Capozucca è pronto a costruire una squadra che dovrà spazzare via la delusione per la retrocessione nella serie cadetta e lottare per tornare subito in Serie A: «Sono stato travolto dall’entusiasmo del presidente e da un progetto che mi rende felice. Ora dobbiamo cambiare mentalità, pensare che l’importante non sarà più partecipare al prossimo campionato ma vincerlo. Questa squadra ha una buona rosa, avrebbe potuto salvarsi. Non sarà rivoluzione, ma saranno necessari alcuni accorgimenti», ha dichiarato il nuovo dirigente del Cagliari ai microfoni del Corriere dello Sport.
Capozucca ha parlato poi della scelta del nuovo allenatore: «Sarà una pedina fondamentale, per cui dovrà essere una scelta ponderata. Festa in corsa? Non chiudiamo la porta a nessuno. La settimana prossima si saprà qualcosa in più. Stramaccioni o Ventura? Abbiamo parlato con qualcuno ma non siamo arrivati a una decisione».
Per quanto riguarda il mercato, invece, ha annunciato di essere già al lavoro: «Non ci sarà smantellamento. Senatori? Oltre alla tecnica, ci vorranno motivazioni e temperamento, questa sarà la linea anche per il mercato. Non conteranno il nome o il curriculum, ma la voglia di combattere per l’obiettivo. Trattative per Nainggolan, Ibarbo e Astori? Con Sabatini c’è un rapporto che va oltre l’amicizia, ma devo fare gli interessi del Cagliari. Stiamo trattando e credo che a breve troveremo una soluzione».
Infine, Capozucca ha parlato del presidente Tommaso Giulini e della sua voglia di restare a lungo nel Cagliari: «E’ ferito e sta soffrendo, ma può segnare la svolta di questa regione. Ci sono tanti progetti. A me piacerebbe chiudere la carriera qui, voglio legarmi a questo club, essere il direttore sportivo nel nuovo stadio e vederlo finalmente pieno».