2015
Sala stampa Stramaccioni: «La stima di Giulini è motivo d’orgoglio»
L’avventura di Andrea Stramaccioni con l’Udinese potrebbe essersi chiusa oggi, con una sconfitta per 4-3 al Sant’Elia contro il Cagliari già retrocesso. L’allenatore bianconero ha commentato così il match in sala stampa: «Ci dispiace, volevamo chiudere con un risultato positivo. Purtroppo siamo arrivati a questa partita senza sette giocatori importanti e dopo neanche un minuto abbiamo perso Widmer. Questo ha permesso al Cagliari di andare in vantaggio sul 2-0. Nel secondo tempo con l’entrata di Pontisso abbiamo sfiorato il pareggio, peccato per l’autogol sfortunato di Bruno Fernandes. Non ci rimproveriamo niente. Il futuro? I miei referenti sono i Pozzo. Sono sereno perché abbiamo raggiunto la salvezza con anticipo, ma non siamo riusciti ad andare oltre. La società conosce le mie idee, nei prossimi giorni incontrerò Gino Pozzo e sarà giusto che l’Udinese faccia le proprie scelte, io sono sereno. La stima del presidente Giulini è motivo di orgoglio, conosco lui e Filucchi dai tempi dell’Inter, ma è prematuro parlare di qualsiasi altra soluzione. La cartolina più bella è stata adesso a fine partita, perché i nostri tifosi ci hanno sostenuto per 90 minuti e a fine partita mi hanno chiamato sotto il settore a loro riservato. I giocatori hanno dato la maglia, io ho regalato la mia giacca. Per l’Udinese è un momento particolare, stanno costruendo qualcosa di nuovo. Se ripartirà da me sarò contento. Nei momenti di costruzione secondo me serve pazienza e saper individuare il bene della società e andare avanti con chi sposa al 100% le loro idee. Noi dobbiamo costruire i futuri campioni dentro casa, non possiamo competere con chi compra giocatori già pronti. Ho cercato di dare continuità ai giovani. Oggi son contento per l’esordio di Pontisso, era nervoso ma era l’unico centrocampista di ruolo. Secondo me ha fatto bene, mi ha ringraziato ma è merito suo. Stiamo dimostrando che l’Udinese lavora bene anche con i giocatori locali».