2015
Drago: «Domani mi aspetto una bella gara. Il Cagliari? Sulla carta è più forte del Cesena»
Il tecnico cesenate Massimo Drago ha presentato al termine della rifinitura odierna la gara in programma domani al Sant’Elia contro il Cagliari: «Vivo con la tranquillità di avere una rosa composta da ragazzi importanti che hanno creato un gruppo già molto affiatato, inoltre ho la possibilità di valutare altri giocatori che fino ad ora hanno trovato poco spazio».
NAZIONALI – L’allenatore calabrese, le cui parole sono state riportate dal sito ufficiale del Cesena, ha poi espresso la sua opinione sulle tante convocazioni in nazionale: «In realtà ci sono abituato, quando ero a Crotone tutte le volte dovevo fare a meno di 4/5 giocatori e all’ora non avevo di certo una rosa vasta come quest’anno. Piuttosto la cosa che mi dispiace e mi infastidisce maggiormente è dovuta dal fatto che spesso quando i giocatori rientrano dai vari impegni sono infortunati o acciaccati. Ritengo ci debba essere maggior collaborazione tra lo staff tecnico dei club con quello della nazionale».
LA PARTITA – «Come sempre valuto la condizione dei miei ragazzi negli allenamenti, ho diverse soluzioni e in base a ciò che i singoli giocatori saranno in grado di garantirmi, vedrò chi fare scendere in campo senza sottovalutare mai l’aspetto tattico e gli equilibri di squadra. Il Cagliari è una squadra importante dai valori eccezionali, ma noi siamo consapevoli della nostra forza pur essendo coscienti di incontrare un avversario sulla carta più forte di noi. Cesena composto da giocatori multiruolo? È una fortuna poter disporre di ragazzi con eccezionali capacità di apprendimento. Questo permette di avere tante soluzioni e una continua dose di imprevedibilità. Il merito è tutto dei miei ragazzi che ogni giorno mi danno delle nuove idee. Siamo una squadra dalle grandi qualità, bisogna dare fiducia ai giovani per concedergli la possibilità di crescere, anche sbagliando. Mi aspetto una bella partita tra due squadre che vorranno dimostrare le proprie qualità, entrambe eviteremo di attendere l’avversario nella propria metà campo»
