Archivio
Cagliari primo in classifica, decisivo il rendimento esterno
Il successo sulla Pro Vercelli ha permesso al Cagliari, già aritmeticamente promosso, di chiudere il campionato di Serie B da primo della classe per la prima volta nella sua storia. Un traguardo che, come ha tenuto ad evidenziare il patron Giulini, ha fatto entrare la squadra di Rastelli nella storia del club. Ma la vittoria del “Silvio Piola” ha permesso ai sardi di raggiungere un altro primato: con i tre punti guadagnati grazie ai gol di Di Gennaro e (soprattutto) Sau gli isolani si sono presi il primo posto nella classifica del rendimento fuori casa. Dieci vittorie, cinque pareggi e sei sconfitte: 35 punti per guardare tutti dall’alto anche nella speciale classifica. Un risultato un po’ a sorpresa, se si considera l’andamento esterno dei rossoblù nei primi mesi del campionato. Sorprende ancora di più il piazzamento nella classifica del rendimento casalingo: i sardi hanno chiuso al terzo posto a quota 48, due lunghezze sotto Trapani e Crotone.
IL CAMPIONATO – La squadra di Rastelli, protagonista di un girone d’andata da record, fin dalle prime battute di campionato aveva palesato difficoltà nelle gare lontano dal Sant’Elia. Difficoltà tangibili nell’approccio ed interpretazione delle gare che si sono concretizzate nelle prime cadute stagionali. I sardi, alla fine di un girone d’andata chiuso da campioni d’inverno e con tanti record infranti, erano usciti dal campo senza punti in sole tre occasioni, tutte in trasferta. Nel girone di ritorno, iniziato con il big match perso a Crotone, i rossoblù hanno ripreso a macinare punti con cinque successi di fila, accompagnati – va detto – da un gioco però tutt’altro che brillante. Dopo il successo sul Pescara al Sant’Elia, i sardi sono entrati in un tunnel fatto di cinque sconfitte, un pareggio e due vittorie.
IL CAMBIO DI MARCIA – E’ qui la svolta nell’andamento del Cagliari: i sardi, abbassato leggermente il rendimento al Sant’Elia, sono riusciti a portare punti in Sardegna dalle gare d’oltremare. Durante il periodo di crisi, infatti, i rossoblù sono incappati nella prima sconfitta casalinga, diventata seconda e terza nelle successive due uscite. Tre sconfitte di fila che hanno abbassato il bottino complessivo in casa. A dare l’impressione di una ripresa, almeno dal punto di vista dei risultati, le due vittorie esterne consecutive contro Vicenza e Modena. Nelle ultime giornate, forse condizionata dalle pressioni, la squadra di Rastelli non è riuscita a chiudere il discorso promozione pareggiando tra le mura amiche due gare abbordabili contro Lanciano e Livorno. I tre punti decisivi, anche se ne sarebbe bastato uno, sono arrivati nella trasferta di Bari. Sono seguite le ultime due partite vinte contro Salernitana in casa e Pro Vercelli in trasferta.
Il Cagliari chiude dunque al primo posto in classifica con 83 punti (gli stessi raccolti nell’ultima stagione in cadetteria, composta all’epoca da 24 squadre, in cui i rossoblù si posizionarono secondi a pari punti con il Palermo primo). Quarantotto i punti raccolti in casa, trentacinque quelli in trasferta. La squadra rossoblù ha aggiunto all’ottimo rendimento casalingo una maggior mole di punti anche nelle gare in trasferta, dove nella prima parte di torneo aveva faticato. Considerato il primato del Crotone tra le mura amiche (50 i punti guadagnati allo Scida), va sottolineato che i punti raccolti in trasferta hanno fatto la differenza e colmato le lacune evidenziate negli ultimi tempi al Sant’Elia.
I campionati, si sa, si vincono fuori casa.