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Cagliari, Giulini: «Dopo la retrocessione non ci siamo fermati, l’entusiasmo dei tifosi ripaga tutti i sacrifici»
Presente alla sesta edizione della Conferenza Regionale per lo Sport, tenutasi oggi al Teatro delle Saline, per ritirare il Premio “RAS/CONI”, il presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha parlato della regular season di Serie B appena conclusa e del lavoro svolto dalla società. Queste le sue parole, riportate dal sito ufficiale del club rossoblù: «Mi piace sottolineare che questi due anni alla guida della Società incarnano i valori dello sport. Non sempre si vince, saper affrontare la sconfitta è importante quanto costruire la vittoria. Dopo la retrocessione dell’anno scorso non ci siamo fermati: abbiamo continuato a portare avanti i nostri progetti, sul versante sportivo, sullo stadio, sul marketing, sul Settore Giovanile. Siamo stati bravi e fortunati a risalire subito nella massima serie, il che ha creato un grande entusiasmo che ci ha ripagato dei nostri sforzi», ha continuato il numero uno rossoblù. «Ricordo il contenuto del primo tweet inviato dal mio nuovo profilo social all’inizio del campionato: auspicavo un torneo pulito, divertente e vittorioso. Ci ho azzeccato. E’ stata una Serie B pulita, senza risultati dubbi. Noi stessi, già promossi in Serie A, abbiamo affrontato due squadre che lottavano per la salvezza e abbiamo giocato per vincere. E’ stato un campionato divertente, con 15 vittorie casalinghe su 21 partite. Mi dispiace se qualcuno ha mugugnato per le 3 sconfitte, forse bisognerebbe aiutare il mondo sportivo a crescere nell’accettazione della sconfitta. E’ stato vittorioso perché la squadra non ha deluso le attese, conquistando la meritata promozione».
Giulini si è poi soffermato sul progetto del nuovo stadio: «Mi piacerebbe che questo nuovo stadio sul quale stiamo lavorando e che contiamo di terminare entro l’anno del Centenario, diventasse una vera cittadella sportiva, a beneficio di chi gestisce lo sport e di chi lo pratica. Cercheremo di capire nei prossimi mesi se sarà possibile ospitare quanti più uffici possibili di altre Federazioni. Ad esempio, quelli dell’Assessorato Comunale, la Facoltà Scienze Motorie, del CONI Regionale e di tutte le federazioni che vorranno sfruttare l’occasione del nuovo stadio. Perché il progetto si farà non grazie a me, nè grazie al sindaco Massimo Zedda ma al lavoro congiunto di tutto il sistema».