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Cagliari, il preparatore Dei: «Test importante per far giocare chi non lo ha fatto in coppa»
A tre giorni dall’esordio in campionato, il Cagliari mette in archivio il test contro la formazione Primavera e ora pensa al Genoa. Al temrine della sgambata di Decimomannu è stato David Dei, preparatore dei portieri, a presentarsi ai microfoni.
Queste le parole del mister che si occupa di Storari, Rafael e Colombo: «Oggi era importante dare minutaggio, i ragazzi della Primavera volevano farsi vedere e come è giusto che sia ci hanno dato filo da torcere. Poi siamo stati bravi a recuperare la partita. Al di là dell’importanza del test odierno, che mirava a far sgambare i giocatori che non erano stati utilizzati in Coppa Italia, fa piacere la reazione nel finale. Nell’arco di un campionato tutti devono essere utili e farsi trovare pronti, perciò non mi piace parlare di titolari e riserve. Nella mente del mister non ci sono queste divisioni, a volte raggiungi gli obiettivi stagionali grazie a un calciatore che gioca un minuto e si fa trovare presente all’appuntamento. Oggi è tornato in campo Federico Melchiorri dopo l’infortunio e ha corso tanto, il recupero si avvicina. Calpestare l’erbetta e giocare una partita è importante anche psicologicamente, oltre all’aspetto puramente fisico gli infortuni gravi hanno bisogno di attenzioni anche sul piano della sicurezza nelle proprie condizioni. A Genova però mancheranno anche Joao Pedro e Farias, così come il lungodegente Dessena e lo squalificato Barella: so che chiunque scenderà in campo darà il suo contributo e dimostrerà il suo valore. Il modulo? Con la difesa a tre non abbiamo lavorato tanto, è normale che il rodaggio sarà migliore quando ci avremo lavorato più a lungo. L’aspetto tattico spetta al mister, come è giusto che sia. I portieri della Primavera? Crosta e Bizzi sono ottimi portieri, hanno svolto parte della preparazione estiva con me e li conosco. C’è il materiale per lavorare bene anche nel settore giovanile, non dimentichiamoci di Daga che si sta mettendo in luce e del lavoro del preparatore Brambilla, chiamato proprio per i portieri del vivaio. I portieri della prima squadra io li chiamo i vecchietti terribili, hanno un entusiasmo incredibile e contagiano tutti. Si impegnano tantissimo e ormai lavoriamo insieme da un anno, anche questo è importante perché conoscersi bene aiuta la “repubblica dei portieri” a rendere al massimo».