Tanti auguri Andrea!

Giornata speciale nella grande famiglia del Cagliari. Andrea Cossu, infatti, spegne oggi trentatré candeline. Nato a Cagliari, rione Fonsarda, il 3 maggio 1980, il fantasista è uno degli uomini-simbolo del club e beniamino indiscusso della tifoseria. Una ricorrenza certamente accolta con grande affetto da tutto il popolo rossoblù, dato il grande attaccamento che il folletto sardo ha sempre dimostrato verso la maglia che indossa, quella della sua squadra del cuore. Prima ancora che un calciatore, infatti, il numero sette rossoblù è un grande tifoso del Cagliari, tanto da aver tatuato sulla pelle il simbolo degli Sconvolts.

Un legame viscerale dunque con la propria squadra e i propri tifosi. E l’emblema di questo rapporto è tutto racchiuso in quell’abbraccio a un tifoso sulla recinzione di Is Arenas dopo la vittoria a porte chiuse contro la Sampdoria dell’11 marzo scorso. Un abbraccio che ha un significato che va ben oltre il gesto in sé; un abbraccio ideale a tutto il popolo rossoblù in un momento difficile e di grande incertezza per la società e per gli stessi tifosi.

Sicuramente un rapporto indissolubile e destinato a durare nel tempo. E chissà se la storia non sarebbe potuta essere anche più lunga. 190 presenze e 10 gol in totale con la maglia rossoblù sulle spalle, considerando anche la prima parentesi non proprio felice nella stagione 2005/2006. Cresciuto nella Johannes e dopo dieci all’Hellas Verona tra giovanili e prima squadra, interrotti solo da due esperienze in prestito al Lumezzane e alla Torres, nel gennaio 2008 Andrea fa il suo ritorno definitivo nel Cagliari. Un ritorno che il Presidente Cellino ha sempre definito “un patto” tra lui e il fantasista. La felice intuizione di Davide Ballardini fa il resto: da esterno si trasforma in trequartista, e diventa uno dei protagonisti di quella memorabile cavalcata salvezza. Sempre più protagonista nelle stagioni successive, Cossu conquista anche la nazionale con Marcello Lippi e sfiora addirittura la partecipazione al mondiale in Sudafrica. Ma per lui, come per Capitan Conti, l’unica nazionale è il suo Cagliari.

Il resto è storia recente. Un rapporto non troppo felice con Ficcadenti, che come ai tempi di Verona lo vede esterno nel suo tridente, limitandone così l’estro e l’efficacia, e diversi infortuni che ne hanno condizionato la continuità di rendimento. Ma anche quest’anno, al momento giusto, Andrea ha saputo dare il suo prezioso contributo alla squadra verso la salvezza in una stagione tribolata a causa della vicenda-stadio.

Sabato a Verona probabilmente non ci sarà a causa dell’infortunio rimediato contro l’Inter e non ancora smaltito. Ma siamo sicuri che il suo sarà ancora un lungo futuro in rossoblù. La redazione di Cagliarinews24.com si unisce a tutto il popolo rossoblù nel fare un in bocca al lupo e tanti auguri di buon compleanno ad Andrea.