2013
Stagione in archivio, si accendono i riflettori su stadio e mercato
Con la bella vittoria di ieri sera contro la Lazio, il Cagliari chiude nel migliore modi la stagione più complicata degli ultimi dieci anni, da quando cioè è tornato stabilmente in serie A. Merito di un gruppo che mai come quest’anno ha lottato sino alla fine e ha regalato soddisfazioni ai propri tifosi. Dopo un girone d’andata chiuso a 16 punti e in balia delle vicissitudini legate allo stadio, sarebbe stato difficile immaginare una seconda parte di stagione di questo livello: 31 punti in 19 partite che piazzano i rossoblù al sesto posto nella classifica del girone di ritorno, rendimento secondo solo a quello della miracolosa salvezza targata Ballardini nel 2008. E soprattutto sarebbe stato difficile per chiunque reagire in questo modo ad una situazione così complicata, dove sino al venerdì sera non sapevi in che stadio avresti giocato la domenica.
Complimenti dunque alla coppia Pulga-Lopez, che da quando si è insediata sulla panchina rossoblù, a ottobre, è riuscita a riportare serenità e normalità nel gruppo, semplicemente sfruttando le caratteristiche degli uomini a disposizione e coinvolgendo tutta la rosa. Da lì è partita la grande stagione del Cagliari, che a parte la brutta parentesi delle sei sconfitte consecutive, ha mostrato un gioco piacevole e a tratti entusiasmante, mettendo in evidenza i singoli. E complimenti alla squadra, che è riuscita a compattarsi e stare concentrata nonostante ciò che le accadeva attorno, tra una partita a Trieste e una a porte chiuse. Del resto, dalle dichiarazioni e dai tweet degli stessi giocatori, il Cagliari è più di una squadra, è una grande famiglia.
Ora che il campionato è andato in archivio, i riflettori si accendono inevitabilmente sulle vicende che infiammeranno la lunga estate che sta per venire: stadio e mercato. Non c’è dubbio che la questione stadio abbia condizionato la stagione dei rossoblù e sottratto energie alla società. D’altra parte, avere uno stadio in cui giocare è imprescindibile per avere ambizioni e ottenere risultati. Il rammarico è infatti uno solo: chissà dove si sarebbe potuti arrivare con un impianto a pieno servizio. Dopo la liberazione del Presidente Cellino e la recente sentenza del Tar, il Cagliari ha ora poco più di un mese per risolvere definitivamente la questione Is Arenas: entro il 30 giugno bisognerà infatti indicare alla Lega in quale impianto si disputeranno le gare casalinghe della prossima stagione. Negli ultimi tempi, i presidenti di Lega e Federazione si sono più volte affrettati a ribadire che per il prossimo anno non verranno concesse eccezioni a nessuno. Occorre dunque trovare una soluzione in tempi strettissimi, altrimenti lo scenario potrebbe essere ancora più fosco: il rischio è quello di giocare un intero campionato in trasferta.
Quanto al mercato, la grande stagione del Cagliari ha messo in vetrina molti dei gioielli rossoblù. Da Agazzi a Sau, passando per Astori e Nainggolan, ma anche Avelar, Ekdal e Ibarbo, sino ad arrivare ai giovani Murru e del Fabro. Nelle ultime settimane, le big italiane ed estere hanno messo gli occhi sui pezzi pregiati del mercato rossoblù. La convocazione in nazionale di Agazzi, Astori e Sau alimenta ulteriormente i rumors e accresce le quotazioni dei singoli. La sensazione è che almeno uno tra Astori o Nainggolan venga sacrificato. D’altra parte la società ha mostrato l’intenzione di non voler smantellare: con la conferma di buona parte della rosa e qualche innesto mirato si può lottare per traguardi più ambiziosi, stadio permettendo…