2013
Il Pagellone di Cn 24 Luca Rossettini
Luca Rossettini è stato senza dubbio una delle note liete della difficile, ma per certi versi entusiasmante, stagione del Cagliari.
Giunto in sordina nell’estate scorsa per rimpiazzare il partente Canini, il ventottenne difensore centrale proveniente dal Siena non ha fatto per niente rimpiangere il suo predecessore, tutt’altro.
Dopo un avvio titubante coinciso con un inizio di stagione non proprio felice per la squadra rossoblù, Rossettini è uscito fuori alla distanza, risultando uno degli elementi più positivi del gruppo guidato dalla coppia Pulga-Lopez.
Nemmeno la serie negativa di sei sconfitte consecutive ne ha minato la serenità e le prestazioni, anche se si vocifera di uno screzio con alcuni tifosi nel periodo più buio della stagione. Dopo questo episodio, Rossettini ha infatti inanellato una prestazione positiva dietro l’altra, formando con il compagno di reparto Astori una delle coppie difensive più forti e affidabili dell’intero campionato.
Sempre puntuale negli anticipi e nelle chiusure, insuperabile di testa e bravo anche in fase di impostazione, il centrale padovano è diventato uno dei punti di riferimento non solo della retroguardia ma dell’intera squadra. Non a caso il giovane del Fabro, chiamato in causa nel finale di stagione, ha detto di ispirarsi proprio a Rossettini, capace di guidare con autorevolezza la difesa nei momenti difficili delle gare o in assenza del più quotato Astori. Chiunque abbia al suo fianco, sia esso Astori, Ariaudo o del Fabro, Rossettini riesce a trasmettere fiducia e sicurezza ai compagni, aumentando così il rendimento dell’intero reparto.
L’ottima stagione disputata è dunque di buon auspicio per il futuro, soprattutto in considerazione del fatto che Astori, al centro delle voci di mercato, potrebbe in estate lasciare il Cagliari. Nell’eventualità di una partenza del bergamasco, Rossettini è comunque pronto per raccogliere l’eredità del compagno e prendere per mano la retroguardia rossoblù.
Voto: 7,5 L’avvio un po’ stentato non ne pregiudica il giudizio complessivo. Dopo il dicembre nero in cui la squadra colleziona zero punti in sei partite si trasforma e diventa protagonista di un grande girone di ritorno. Sempre attento e concentrato, pulito negli interventi e prezioso nei momenti difficili, quando c’è da difendere il risultato e tenere a galla la difesa. Guida con autorità la retroguardia in assenza di Astori, al pari del quale avrebbe meritato la convocazione in nazionale. Rivelazione.
Futuro: Se in estate dovesse andar via Astori, è pronto per raccoglierne l’eredità al centro della difesa. Le sue qualità infondono sicurezza ai compagni di reparto e potrebbe così favorire la crescita di chi gli verrà affiancato nel ruolo. Se si confermerà sui livelli di quest’anno, la nazionale non è un’utopia, e c’è da scommettere che diventerà un futuro uomo-mercato.