Il Pagellone di Cn 24 – Thiago Ribeiro

Per scrivere un articolo su Thiago Ribeiro bisogna partire subito da un punto. Benché tutti – opinionisti, giornalisti, tifosi… album Panini – lo descrivano come un attaccante, il brasiliano non è mai stato un goleador. D’altronde, i numeri parlano chiaro. Tralasciando i suoi precedenti con l’Al Rayyan e il Cruzeiro, da quando è arrivato al Cagliari nell’agosto 2011 ha segnato solo sei gol in sessantaquattro presenze. Quattro nel 2011-12 (contro Novara, Roma e Catania), appena due quest’anno. La prima rete il giorno di Halloween, il 31 ottobre 2012, nel deserto dell’Is Arenas col Siena. Al 89’ il numero diciannove rossoblù firma il momentaneo 4-1 (4-2 il risultato finale) alla sua maniera: scappa sulla fascia sinistra, si accentra verso l’area di rigore e di destro calcia in diagonale sul palo lungo lì dove Pegolo non può nulla.

La seconda è datata 27 gennaio 2013 contro il Palermo. Colpo di testa imperioso in extremis su un cross di Avelar che vale l’1-1.

Nonostante il bellissimo campionato disputato dagli uomini di Pulga e Lopez, non ce la sentiamo di dare la sufficienza al classe 1986. Voto: 5,5. Il perché sta nel suo modo di giocare. Svaria per tutto il fronte offensivo, sacrificandosi spesso e volentieri per i compagni in fase di non possesso. Caratteristica importante e degna di lode che dimostra in pieno l’attaccamento alla squadra. Alla fine però a un centravanti si chiede una cosa: buttarla dentro. Due marcature in ventinove partite di Serie A sono davvero troppo poche. Certo, i sostenitori sapevano di non avere in casa il nuovo Suazo, ma da lui era lecito aspettarsi di più.

In una stagione con molte ombre, brilla invece la tripletta al Pescara nel quarto turno di Coppa Italia il 5 dicembre 2012. Match finito poi 4-2 per i sardi.

Da agosto vogliamo vedere il vero Diablo.