Valzer degli stadi, il Sassuolo verso Reggio Emilia

Il nomadismo sta diventando usuale nel calcio italiano: in principio la pietra dello scandalo era il Cagliari per via della questione Is Arenas, ora altre squadre della massima divisione si trovano alle prese con l’emergenza che riguarda gli stadi italiani.
Difficile battere i record dei rossoblù, sballottati negli ultimi anni fra Sant’Elia, Quartu (a porte aperte, socchiuse e serrate), Parma e Trieste. Ad ogni modo negli ultimi tempi sono d’attualità i problemi dell’Udinese, in cerca di casa mentre il Friuli viene rinnovato, e quelli del Sassuolo che ancora deve decidere dove giocherà la prossima stagione.

La società neroverde ha disputato al Braglia di Modena il campionato cadetto, ma ora sembra orientata verso Reggio Emilia per la massima serie.
Le ultime voci danno il patron Giorgio Squinzi intenzionato a prendere in affitto l’ex Giglio (unico stadio veramente privato in Italia) con la prospettiva di acquisirlo a titolo definitivo appena possibile.

Il piano sarebbe quello di entrare da ospiti nell’impianto, con un affitto di due anni; ad ottobre però è prevista la vendita dello stadio (inserito al momento in un asse fallimentare), e Mister Mapei vorrebbe presentare la busta più pesante ed aggiudicarsi definitivamente l’ex stadio della Reggiana.

Probabile quindi che i tifosi neroverdi trovino la loro casa a Reggio Emilia, in quell’impianto che pare destinato a diventare la Mapei Arena.