Mercato all’attacco

Condicio sine qua non per qualsiasi idea o mossa è l’agibilità dello stadio Is Arenas e la certezza che questa sia la casa del Cagliari per le partite casalinghe del prossimo futuro.

Detto questo vediamo come potrebbe disegnarsi l’attacco rossoblù tra mercato e campo di gioco.

Il modulo dovrebbe essere il 4-3-3 con Sau ed Ibarbo larghi ed intoccabili sul mercato. Sono il presente ed il futuro, ambizioso, della squadra. Il modulo a fine stagione è stato provato con più insistenza con buoni risultati e la forma di Cossu, in linea con età,  i chilometri macinati in campo e i calci presi, gli disegna un ruolo da jolly più che da perno della squdra. Staremo a vedere.

Difficile comunque pensare che il ruolo di mezzapunta possa essere affidato al seppur convincente Cabrera, a Gabionetta accostato al Cagliari, oppure a qualche centrocampista dirottato sistematicamente in un ruolo non congeniale.

Tra gli esterni, chi ha convinto poco, soprattutto i tifosi, ma a quanto pare apprezzatto dalla direzione tecnica, è Thiago Ribeiro. Non certo un attaccante funambolico e dal killer instinct della punta di razza. Convince per il sacrificio e la copertura che riesce ad offrire. Per ora solo Ribery è in grado di giocare da attaccante e centrocampista basso senza perdere lucidità in avanti. Concesso quindi che il brasiliano rossoblù pecchi sotto porta. Detto questo il verdeoro non ha celato eccessivamente il desiderio e la voglia di poter tornare in patria. Per ora il suo nome non si è fatto, staremo a vedere gli sviluppi del prossimo futuro. Certo però che il posto da titolare sarebbe e deve essere, senza discussione, di Sau.

Discorso punta centrale. Detto che sia Pinilla che Nenè vogliono restare a Cagliari, il cileno non sembra e non dovrebbe avere rivali al centro dell’area. Le dinamiche di mercato, intrecciate con le necessità tattiche e di “cassa” però sono strane. Tra il cileno e il compagno di ruolo esiste una differenza evidente di qualità, forse non così evidente se il brasiliano avesse avuto la fiducia meritata nei momenti giusti. Non dovrebbero quindi esistere dubbi su chi tenere e chi salutare.

Pinilla però ha estimatori, in Spagna, e potrebbe portare il famoso “ossigeno” nelle casse della società. Ecco quindi che in questo caso potrebbe essere Nenè l’uomo scelto al centro dell’attacco. Stando inoltre a sentire radiomercato sono diversi i nomi accostati al Cagliari (Avenatti, Lacayo, Ardemagni), con la possibilità, remota, che nessuno delle due attuali punte vesta l’anno prossimo la casacca rossoblù e che i soldi ricavati dalle vendite permettano un rinnovo totale delle punte.
Ricapitolando e fantasia a parte, logica vorrebbe Pinilla titolare, Nenè con le valigie in mano ed uno dei giovani citati a fare da riserva. Intrecci e normali ed imprevedibili dinamiche estive potrebbero però portare all’addio di Pinilla, Nenè ancora in rossoblù e, grazie agli introiti della cessione del cileno, una (o più) delle giovani promesse raggiungibile più facilmente grazie anche alla maggiore disponibilità economica.