2013
Sant’Elia: Cagliari pronto ad avviare i lavori, ma serve intesa sul contenzioso
Il tavolo tecnico tra Comune e Cagliari Calcio istituito nell’incontro di sabato scorso a villa Devoto è già operativo e al lavoro per riportare il Cagliari al Sant’Elia. Ma i tempi sono stretti «visto che la stagione 2013/2014 è già in fase di avvio» e la società rossoblù chiede all’amministrazione di accelerare i tempi.
Come riporta infatti l’edizione odierna de L’Unione Sarda, nei giorni scorsi il club ha inviato una lettera al Comune in cui chiede di poter iniziare immediatamente le operazioni di bonifica dell’impianto. Prima di far entrare gli operai che dovranno montare le tribune, non si sa ancora se quelle provenienti da Is Arenas o quelle già ordinate dalla Spagna, occorre infatti effettuare alcuni lavori: pulire, ridipingere e allestire il cantiere. Così, il Cagliari sta provando a forzare i tempi e ha proposto di intervenire a sue spese.
Al di là degli interventi necessari, il nodo principale resta tuttavia quello della risoluzione del contenzioso tra Comune e società. La prossima settimana il club verserà i 2 milioni 300 mila euro dovuti al Comune, contestualmente verrà siglata la nuova convenzione, prorogabile per due anni, e poi partiranno i lavori. Come ha sottolineato il vicepresidente del club, Giovanni Domenico Pinna «Abbiamo deciso di pagare subito la cifra richiesta, nonostante non ci sia alcuna sentenza passata in giudicato. Ci sono due sentenze di primo grado, una l’abbiamo impugnata e i nostri avvocati sono convinti che in appello sarà notevolmente ridimensionata. Ma comprendiamo le esigenze dell’amministrazione, se non paghiamo non firmano il contratto. E ci adeguiamo perché adesso ciò che conta è il risultato: riaprire quanto prima lo stadio».
Sempre secondo l’Unione, il credito complessivo vantato dal Comune è di 2 milioni 212 mila euro per canoni arretrati, più 135 mila euro di penali, interessi e spese legali. La richiesta di rinunciare alla procedura di pignoramento presso terzi (i diritti Sky in Lega) non è stata accolta, perché non è consentita dalla Corte dei conti. Così il club dovrà versare tutto in un’unica tranche. Insieme ad altri 350 mila euro (il secondo contenzioso) che la società ha deciso di non impugnare e pagare subito.