2013
Il giovane Carboni: «Sappada? Un’esperienza che ricorderò tutta la vita»
Immaginate di avere 17 anni e sapere di essere stati convocati inaspettatamente per il ritiro di una squadra di Serie A. La gioia di Werther Carboni la si vede nelle parole che ha riportato il sito ufficiale dei rossoblù: «Quando mi hanno comunicato la notizia della convocazione per il ritiro di Sappada mi è scoppiato il cuore dalla gioia». Un sogno che si realizza per il giovane portiere classe 1996: «Sono qui per imparare e forgiare il carattere. Sarà un’esperienza che mi rimarrà dentro per tutta la vita. Sto condividendo il campo di allenamento con giocatori di Serie A, spetta a me saperne trarre dei vantaggi per migliorare». Il portiere sassarese è coccolato da Agazzi ma soprattutto da Avramov: «Non pensavo che un portiere di Serie A, esperto come lui, perdesse tempo dietro a un ragazzino alle prime armi. Invece ho scoperto una persona disponibile e umile. Stesso discorso per Michael Agazzi».
Condividere il ritiro col Cagliari per un calciatore che ambisce ai grandi palcoscenici è davvero un’esperienza unica. Per Carboni quelli che lo hanno impressionato più di tutti sono Conti e Pinilla, ma infondo è il gruppo quello che fa la differenza: «Il capitano per il suo senso tattico e intelligenza di gioco, Mauricio per la forza fisica e tecnica che lo rende un attaccante completo e pericoloso. Quel che mi ha impressionato è l’unità di questo gruppo. Non ci sono primedonne».
E sui giovani sardi che ultimamente stanno avendo l’opportunità di stare in prima squadra dice: «E’ importante che il Cagliari punti su giocatori sardi. In fondo siamo giovani calciatori come gli altri provenienti da diverse parti del mondo. Murru e Del Fabro hanno avuto la loro opportunità e la stanno sfruttando. Ci si allena giorno dopo giorno per realizzare il proprio sogno. Chi semina raccoglie». La strada presa da Carboni è quella giusta. Ora per vedere i risultati serve tanto lavoro ed esperienza.