2013
Sant’Elia, il Comune non parteciperà al vertice in Regione
Il Comune di Cagliari non presenzierà al vertice previsto per la mattinata di domani presso Villa Devoto ed incentrato sulla questione Sant’Elia.
Il Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci ha commentato in toni amareggiati l’annunciata assenza dell’amministrazione cittadina: “Apprendo con rammarico la volontà espressa dall’amministrazione comunale di Cagliari di non partecipare al tavolo istituzionale sulle problematiche legate all’utilizzo dello Stadio S. Elia per il prossimo campionato del Cagliari Calcio fissato per la giornata di domani” – queste le parole riportate da SardegnaOggi.it – “Non posso che manifestare rispetto per una precisa scelta indicata da una Istituzione, sebbene sia difficile comprenderne la ratio. In questa vicenda l’amministrazione regionale si è posta al servizio dell’intera collettività sarda ed in particolare della città di Cagliari per facilitare il difficile percorso volto alla individuazione e realizzazione delle soluzioni affinché, nel minor tempo possibile, si potesse recuperare una situazione di grave disagio non solo per la Società sportiva, ma soprattutto per le migliaia di cittadini che da tempo chiedono risposte concrete ed immediate a chi gestisce la cosa pubblica. A tal fine si è registrata la disponibilità di tutte le Istituzioni, dalla Regione alla Prefettura e alla Questura, oltre che dalla Lega Calcio Nazionale dalla stessa Società sportiva, ad intavolare un dialogo fattivo e costante. Spiace prendere atto che l’amministrazione comunale di Cagliari confonda l’interlocuzione su aspetti tecnici con il corretto ed auspicato dialogo istituzionale. Spiace peraltro che la stessa amministrazione comunale abbia ritenuto necessario ribadire ciò che nessuno ha mai messo in discussione: che lo stadio di S. Elia sia proprietà del Comune di Cagliari. Anche tale affermazione appare fuori luogo in un contesto in cui non è in discussione il ruolo proprio di ciascuna Istituzione, ma la comune volontà di collaborare insieme per il raggiungimento degli obiettivi comuni. Tenuto conto del livello di tale interlocuzione, non può che rimanere viva la preoccupazione che la vicenda possa essere ricondotta in tempi brevi verso una definitiva soluzione.“
Non si è fatta attendere la replica del Comune, che attraverso una nota ha precisato la propria posizione: “In relazione alle ultimissime notizie e dichiarazioni, ribadiamo che il dialogo con la Società Cagliari Calcio è continuo e va avanti. Nel ringraziare il presidente Cappellacci per la manifestazione di rispetto nei confronti della scelta del Comune di Cagliari, vogliamo rassicurare la Regione e tutti i tifosi che – come ben sa la Società Cagliari Calcio, con cui il dialogo e i contatti sono costanti e continui – il percorso verso la soluzione positiva per tutti è ben avviato e proficuo. L’interlocuzione sugli aspetti tecnici, questo era l’oggetto dell’incontro convocato per domani, va dunque avanti: abbiamo ricevuto nel pomeriggio le valutazioni della Cagliari Calcio sulla bozza di convenzione da noi inviata nei giorni scorsi e abbiamo già previsto, con i rappresentanti della Società, un nuovo incontro per discutere i quattro punti evidenziati. Il dialogo istituzionale resta corretto anche sulla vicenda della proprietà del Comune di Cagliari dello stadio Sant’Elia che, come abbiamo scritto nel preavviso per la riunione di domani, era una notizia apparsa sulla stampa: ci fa piacere leggere nella nota del presidente come nessuno, in Regione, abbia mai messo in discussione questo fatto. Siamo sicuri che anche questa precisazione contribuirà a ricondurre la vicenda verso una soluzione definitiva in tempi brevi.“
Si evince quindi che sarebbero quattro i punti fondamentali ancora oggetto di discussione fra le parti, all’interno di quella bozza di convenzione che il Comune ha fatto recentemente pervenire al Cagliari Calcio. La società aveva evidenziato come il testo in questione fosse nella sostanza diverso da quanto fatto presumere dai preventivi incontri tecnici: questi quattro punti sarebbero in sostanza il prossimo ostacolo da superare nell’ottica di un accordo fra le parti.