2014

A piccoli passi

Pubblicato

su

Si comincia.
“Ogni grande cammino inizia dal primo passo” ci insegna un noto aforisma e ieri il Cagliari il suo primo passo in campionato lo ha compiuto sul campo del Sassuolo.
Non si preannunciava una partita facile e non lo e’ stata.
L’allievo contro il maestro, l’ultimo della classe, a rimarcare con prepotenza che in serie A ci puo’ e ci deve essere spazio anche per una cenerentola come il Sassuolo.
Sono due squadre che a tratti si somogliano Cagliari e Sassuolo, dignitose, coraggiose e con quell’impronta inconfondibile di chi da una partita di calcio, desidera vedere solo …calcio!
Un avvio in sordina con un portiere che viene impostato piu’ come difensore e che vola spesso fuori dai pali.
Sul finale del primo tempo, la difesa rossoblù viene sorpresa da Zaza che segna di diagonale una rete bella e spettacolare, ma neanche il tempo di esultare che al Mapei Stadium arriva il pareggio del Cagliari, per opera di Sau che insacca in rete un assist di Balzano.
Sau e’ tornato ad essere Sau e la curva, abitata ieri da un discreto numero di tifosi rossoblù esplode di gioia.

Zeman invece in panchina non cambia minimamente espressione, lui e’ sempre lo stesso, lo stesso quando dovrebbe esultare e resta impassibile, lo stesso quando riprende i suoi uomini perche’ non si stanno applicando a dovere, lo stesso che ai microfoni di Sky nel dopopartita si lascia andare alle sue solite perle di saggezza: “Obiettivo salvezza? Uno che parte per la salvezza è già retrocesso. Noi dobbiamo dare il massimo con tutti”

E’ solo il primo passo dunque, la squadra deve ancora maturare, compattarsi, conoscersi e per dare il meglio ci vuole tempo insiste Zeman.
Il calcio di oggi stritola chi pratica la teoria della pazienza, ritmi serrati e i 3 punti in palio impongono fretta, ma noi abbiamo una voglia matta di fidarci di questa guida tecnica e spirituale, di quest’uomo simpatico e ricco di contrasti, ora giovane ora anziano che resta impassibile davanti a chi tenta di confonderlo come davanti a chi si esalta troppo presto.

Zeman e’ in qualche modo la foto del calcio che da troppo tempo desideriamo rivedere sui campi, la voglia di credere nei giovani, il suo praticare la fiducia in se stessi e nel gioco di squadra e poi, senza volere fare paragoni azzardati, con i suoi modi particolari, con i suoi silenzi carichi di parole, con la sua camminata calma e riflessiva ricorda cosi tanto un allenatore che da queste parti ha portato la ricchezza di uno scudetto unico nella storia del calcio.

Allora avanti lungo questo cammino, con pazienza e dedizione, come si fa quando si accompagna un bimbo che muove i suoi primi passi alla scoperta del mondo.
Il primo traguardo e’ stato superato e che possa essere un percorso ricco di tante soddisfazioni rossoblù.

Exit mobile version