2014

Adryan tira le somme: «Poco spazio al Flamengo, Cagliari piazza ideale»

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Al termine della sua prima stagione in Italia, Adryan può tracciare un bilancio delle sue esperienze e lo fa individuando caratteristiche e differenze fra le due maglie vestite sinora, quelle del Flamengo e del Cagliari. Esploso fin da giovanissimo nel club rubronegro, il biondo trequartista ha attirato le attenzioni di mezzo mondo e si è conquistato la convocazione in tutte le nazionali giovanili, ma a conti fatti gli è venuto a mancare lo scatto finale, il cambio di rendimento necessario a consacrarsi come campione affermato.
Nasce anche da lì la decisione di trasferirsi a Cagliari nel gennaio scorso, in una piazza che può rappresentare il trampolino giusto per il grande salto.

FLAMENGO – Intervistato da futnet.com.br, Adryan ha spiegato quali siano secondo lui le ragioni di un decollo stentato in patria: «Nel Flamengo, così come in altri grandi club, le cose richiedono tempi più lunghi. Ho avuto le mie opportunità, alcune le ho sfruttate e altre no: direi al 50%. Non ho ottenuto quello che avrei voluto. Certamente volevo far parte del Flamengo, con tutto me stesso. Sono stato in prima squadra per tre anni e non ricordo quattro gare consecutive da titolare. Non è colpa dello staff tecnico o della dirigenza. Incolpo solo me stesso. Avrei dovuto essere più preparato, giocare come avevo sempre fatto nelle giovanili. Ma la partenza per Cagliari è arrivata al momento giusto. Voglio prepararmi di più, e non c’è tempo per pensare al Flamengo».

CAGLIARI – L’arrivo in rossoblù è quindi visto dal ragazzo come uno snodo potenzialmente fondamentale nella sua carriera. Adryan non nasconde lasoddisfazione per aver scelto la piazza sarda: «Non è un club di vertice, è una squadra di fascia media: ottima per giocare, fare bene e aprire qualche porta. Un ingresso eccellente in Europa. Abbiamo terminato il campionato a metà classifica senza soffrire troppo. Giocare le Olimpiadi è un obiettivo, e ho visto diversi calciatori che giocano in Europa essere convocati per il torneo di Tolone. Non cambia niente giocare nel Flamengo o nel Cagliari, l’importante è farlo bene. Allora la convocazione arriverà».

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