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Cagliari Primavera, Agostini: «Grande risposta ma non stacchiamo la spina»

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Alessandro Agostini, tecnico del Cagliari Primavera, ha parlato al sito ufficiale rossoblù dopo la vittoria contro la Fiorentina. Le sue parole

Alessandro Agostini, tecnico del Cagliari Primavera, ha parlato al sito ufficiale rossoblù dopo la vittoria contro la Fiorentina. Le sue parole.

ATTEGGIAMENTO – «Sapevamo che di fronte c’era una squadra con fisicità e valori tecnici, dovevamo fare una grande partita perché c’erano da dare delle risposte importanti prima di tutto a noi stessi dopo due sconfitte immeritate per quanto si era visto in campo. Chissà, forse lo 0-6 dell’andata ci ha dato anche un po’ di spinta ulteriore, anche se quella era un’altra storia, un altro campionato, e penso che lo abbiamo dimostrato dalla ripartenza della stagione ad oggi. Dobbiamo continuare così, con lo spirito che abbiamo messo in campo sin dal calcio d’inizio, con la voglia di crescere e applicarci. Voglio menzionare e ringraziare dal primo all’ultimo ogni componente della rosa e del mio staff, tutti i miei collaboratori fino ai magazzinieri, ognuno combatte giorno dopo giorno tra viaggi, allenamenti, partite e organizzazione del nostro percorso in una stagione quanto mai compressa e faticosa».

MATCH – «Abbiamo fatto la partita da subito, siamo stati bravi a metterci attenzione nei dettagli, senza disunirci nei momenti di difficoltà che erano legittimi in alcuni frangenti. Penso sia stata una bella prova a livello collettivo, poi è chiaro che anche i singoli in alcuni passaggi sono stati determinanti con le loro giocate, ma questo significa che tutti hanno la testa giusta e vogliono migliorare insieme. Anche oggi abbiamo provato diverse soluzioni, anche a gara in corso, sono arrivate le risposte che volevo».

BOLOGNA – «Non possiamo staccare la spina, arriva il Bologna che ci darà sicuramente filo da torcere, si torna in campo subito e non c’è spazio per abbassare la tensione. Noi siamo pronti, abbiamo fame di calcio, quella che serve per continuare un cammino ancora lungo, da vivere gara dopo gara per poi vedere alla fine dove saremo».

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