2015
Al posto giusto al momento giusto: Niccolò Giannetti
Tre gol. Non c’è miglior biglietto da visita per un attaccante. Anche se si tratta di un’amichevole estiva, Niccolò Giannetti ha dimostrato di saper vedere la porta. Attaccante classe 1991, è arrivato ufficialmente dallo Spezia lo scorso giovedì. Sulle gambe un paio d’allenamenti con la squadra ad Aritzo ma, come confermato dallo stesso Rastelli «si sta ambientando in fretta». Contro il Lanusei gli sono bastati quindici minuti per segnare due gol. Un tempo per la tripletta che ha subito fatto ben sperare i tifosi.
RUOLO – Giannetti nasce come ala sinistra, posizione che nelle giovanili gli consentiva di rientrare sul piede forte, il destro, per calciare. Tra i professionisti si è adattato a giocare più al centro dell’attacco, trasformandosi in una punta mai statica. Ha un ottimo senso della posizione e sa farsi trovare sempre al posto giusto al momento giusto, tanto che qualcuno ha azzardato il paragone con Filippo Inzaghi. Dotato di ottime capacità di inserimento, frutto probabilmente del suo passato da esterno, ha cercato già ieri il dialogo con i compagni per andare in gol.
CARRIERA – Giannetti era considerato uno dei migliori giovani del vivaio del Siena, la squadra della sua città. Nel 2009/10 convince tutti nel campionato Primavera, segnando 15 gol in 25 partite, tanto da passare la stagione seguente alla Juventus. I bianconeri lo prendono in prestito per rinforzare il proprio settore giovanile nell’operazione che porta in Toscana Ciro Immobile e Luca Marrone. Giannetti debutta tra i professionisti proprio con il club torinese in Europa League contro il Salisburgo, mentre nella partita seguente si toglie la soddisfazione di segnare al Manchester City partendo titolare. Nel gol contro gli inglesi fa immediatamente intravedere le ottime capacità di inserimento e senso della posizione. In campionato colleziona una sola presenza e torna al Siena che lo gira nuovamente in prestito. Al Gubbio in Serie B gioca sette partite, segnando solo in due partite di Coppa Italia (tre gol in due partite). Nel gennaio del 2012 scende in Lega Pro per vestire la maglia del Sudtirol con cui mette dentro due reti in tredici gare. I cinque gol messi a segno nel successivo campionato di B col Cittadella, convincono il Siena a riportarlo alla base. Con Mario Beretta, attuale responsabile del settore giovanile del Cagliari, Giannetti gioca su tutto il fronte offensivo: prima, seconda punta, ala sinistra e ala destra. I risultati sono i migliori: sette gol in diciassette partite. Attira su di sé le attenzioni dello Spezia che lo acquista con la formula della comproprietà. L’attaccante pare definitivamente esploso: segna altri tre gol nelle prime cinque partite con la magia. Ne metterà dentro altri due, prima che un grave infortunio non gli faccia terminare anzitempo la stagione. Una lesione del tendine estensore dell’alluce del piede sinistro lo costringe a finire sotto i ferri. Rientra in campo nell’ottobre della stagione seguente, giocando i minuti finali di Pro Vercelli-Spezia. Bjelica lo utilizza unicamente come prima punta e lo fa entrare spesso a gara in corso. I gol da subentrato gli valgono il soprannome di bomber di scorta, a fine stagione saranno sette reti realizzate in 26 partite. Con l’arrivo dell’ex rossoblù Nenè a gennaio gli spazi si riducono ulteriormente. Tuttavia Giannetti si è fatto sempre trovare al posto giusto al momento giusto, risultando spesso decisivo dalla panchina.
Probabilmente a Cagliari partirà nuovamente da lì. Nelle gerarchie iniziali di Rastelli sarà la riserva di Sau e Melchiorri, ma dovrà essere bravo a farsi trovare pronto. Da vero bomber di scorta.