2014
Albertosi:«Cellino lascia? Colpa dello stadio. Che sogno il Kalaris Arena!»
Il portiere dello scudetto rossoblù, Enrico Albertosi, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Tra le righe del quotidiano rosa l’ex portiere rossoblù affronta la questione legata alla ormai annunciata cessione del Cagliari, ma non solo.
L’importanza della società – Non solo i soldi ma anche i dirigenti delle società di calcio giocano un ruolo fondamentale: «Forse non erano i più ricchi del nostro calcio ma persone come Arrica, Delogu e Marras avevano imparato a dominare grazie alle loro conoscenze personali, alla loro astuzia e intelligenza. Dietro la nostra squadra c’era gente con le palle». Sempre sul Cagliari del passato afferma che:«era una squadra che doveva sgomitare con delle potenze quali Inter, Juventu, Milan, Napoli e Fiorentina. Il Cagliari aveva le persone giuste. Basti pensare che Arrica prese me e Rizzo e Brugnera dalla Fiorentina. Diede Boninsegna all’Inter e prese Gori, Poli e Domenghini e vincemmo lo scudetto. Se il management del Cagliari avrà al suo interno le persone adeguate, chi lo sa…».
Cellino e Stadio – Sulla cessione da parte del patron Cellino, Albertosi ha pochi dubbi a riguardo: «Se Cellino cede il Cagliari è tutta colpa della vicenda legata allo stadio che non gli è stato fatto costruire. Vedere il Sant’Elia con appena 5000 spettatori è una tristezza. Io che l’ho visto stracolmo con pi di 60mila persone non mi capacito. Avevo visto anche il progetta della Kalaris Arena da costruire ad Elmas. E‘ un progetto che avrebbe fatto emozionare. Se glielo avessero lasciato fare forse non sarebbe intenzionato a cedere il Cagliari. Ai tifosi e prima ancora al presidente Cellino è stato negato un diritto. Mi auguro che chi arriverà dopo di lui sia più fortunato. E spero lo siano pure i sardi, che porto sempre nel cuore».