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Algoritmo Serie A, come funziona? Ecco tutti i criteri in gioco
Dal consiglio federale di oggi emerge il procedimento dell’algoritmo per il calcolo della classifica finale se non si conclude la Serie A: ecco come funziona
Tantissimi i punti nevralgici del consiglio federale svoltosi oggi, dal quale sono scaturite le linee guida per la ripresa della Serie A. La Figc ha anche fatto chiarezza sul famigerato algoritmo, la formula matematica che consentirà di stilare una classifica finale della Serie A nel caso in cui non si riesca a portare a termine il campionato neanche attraverso i playoff. Un vero e proprio Piano C che somma i punti totali accumulati in classifica fino al momento della sospensione definitiva alle medie punti in casa e in trasferta applicate al numero di gare che non si riuscirà effettivamente a disputare.
A ogni squadra verrà dunque attribuito un totale finale di punti composto da: punti effettivamente conquistati nelle gare giocate; media punti conquistati in casa moltiplicata per il numero partite casalinghe mancanti; media punti conquistati in trasferta moltiplicata per il numero di partite esterne mancanti. Vale la pena di ricordare che nel caso si ricorresse all’algoritmo lo Scudetto non verrebbe assegnato.
Nel caso di arrivo a pari punti la posizione in classifica sarà stabilita utilizzando diversi criteri a scalare:
- punti negli scontri diretti (solo se tutte le squadre coinvolte li hanno disputati entrambi)
- differenza reti segnate e subite negli stessi incontri (nello stesso caso di prima);
- differenza fra la media/partita di reti segnate e subite fino alla sospensione;
- maggior numero di reti segnate in media a partita fino alla sospensione definitiva;
- minor numero di reti subite in media a partita fino alla sospensione definitiva;
- se la parità persiste si procede al sorteggio.