2013
Allegri, retroscena: quella lite con il Cagliari…
Sulle colonne dell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport c’è stato spazio per un retroscena di mercato relativo al passato di Massimiliano Allegri, che nella sua carriera non ha mai ottenuto una buonuscita dopo gli addii con i suoi club. E’ questo anche il caso del Cagliari, che nel 2008 riuscì a prenderlo dopo il successo del tecnico con il Sassuolo, che invano provò a riconfermarlo. Massimo Cellino riuscì a strapparlo con uno stipendio da 200 mila euro all’anno: la prima stagione dell’allenatore livornese si chiuse con un piazzamento da Europa League, che attirò le mire di Claudio Lotito, il quale provò a portarlo alla Lazio offrendogli un contratto da 700 mila euro netti a stagione. Il blitz del patron biancoceleste fu respinto con decisione dal numero 1 sardo, che lo vincolò in Sardegna sino al 2011 offrendogli lo stesso ingaggio proposto dal club capitolino. Nella primavera del 2010, però, la situazione cambiò: Silvio Berlusconi, infatti, contattò Cellino per chiedere di liberare Allegri senza proporre alcun indennizzo. La situazione precipitò tra ripicche con il tecnico, che arrivò anche a proporre di firmare la risoluzione in bianco. Grazie all’intervento dell’avvocato Paolo Rodella, sbarcato a Cagliari per districare la matassa ed ottenere il via libera di Cellino, Allegri riuscì a trasferirsi al Milan, dove ottenne un biennale da 1,5 milioni di euro netti a stagione ed il resto è storia ancor più nota. Difficile, dunque, che Allegri ora si impunti con il club rossonero per la buonuscita, dato che in passato non lo ha fatto.