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Abodi: «Non servono regole nuove, ma bisogna applicare quelle che ci sono»

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Andrea Abodi, ministro dello Sport, ha così parlato della situazione degli stadi in vista degli ultimi episodi capitati recentemente

Il ministro dello sport e per i Giovani, Andrea Abodi, ha parlato ieri al primo appuntamento di Sky TG24 Live In Roma dicendo la sua opinione sulla situazione stadi in Italia. Queste le sue parole:

ABODI– «Il calcio è fatto per i tifosi, non c’è cosa peggiore che tradire questo spirito con atteggiamenti che con il calcio non hanno nulla a che vedere. Anche le curve sono luogo di socialità e libertà. Esistono due categorie di tifosi: i tifosi, specialmente i giovani, a cui diciamo sempre grazie; e poi ci sono quelli che non rispettano le regole della vita e loro devono stare fuori dallo stadio.»

SERVONO NUOVE REGOLE? «Non servono regole nuove, ma bisogna applicare quelle che ci sono. Usare la tecnologia: esistono strumenti che consentono la riconoscibilità di coloro che non si comportano bene e useremo quindi la biometria. Chiederemo anche alle società di fare qualcosa e cioè ritirare il gradimento ai soggetti che non si comportano in modo adeguato. E chi ha commesso reati gravi non deve far parte di questa comunità.»

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