2014
Andrea Cocco: «Quel provino con il Cagliari e la gioia dell’esordio in Serie A»
Andrea Cocco si è reso protagonista dell’ultimo turno di Serie B con una splendida rete, in girata, contro l’Avellino. Non una novità per il campionato cadetto, anche se l’attaccante sardo si è un po’ perso tra le varie avventure lontano dalla Sardegna. All’età di 28 anni cerca la continuità con la maglia del Vicenza che l’ha acquistato ad agosto a titolo definitivo dal Verona. L’ex attaccante rossoblù si è raccontato ai microfoni di gianlucadimarzio.com, a partire da quello splendido gol di domenica: «Non ci ho pensato tanto, io sono fatto così. Anche in passato mi è successo di segnare in modo particolare, magari in campi meno blasonati, dove l’aspetto mediatico era meno rilevante. Su tutti quello da centrocampo, quando indossavo la maglia dell’Alghero, in Lega Pro». In Veneto Cocco spera di ritrovare la via del gol smarrita dopo la grande stagione all’Albinoleffe: «A Vicenza sto bene, sia in città che in spogliatoio coi compagni. Anche fisicamente mi sono ripreso, dopo settimane in cui la caviglia mi ha fatto penare: mi si gonfiava spesso, non riuscivo ad allenarmi con regolarità. Il direttore ha avuto molta pazienza, mi ha fatto sentire importante per squadra e società: ci siamo chiamati spesso, ho accettato al volo nonostante stessimo parlando di Lega Pro. Col passaggio in B, figuriamoci. Ma volevo ripartire subito, riscattarmi. Ho rifiutato altre offerte perché Vicenza come piazza e pubblico è davvero fantastica. Una decisione presa d’istinto.Le altre annate insomma, sono stato anche un po’ sfortunato. A Verona i momenti più emozionanti perché abbiamo vinto il campionato: che squadra, una rosa davvero forte con un allenatore importante che mi ha insegnato molto. Nonostante i tanti acciacchi sono migliorato molto grazie ai consigli di Mandorlini, mi ha spiegato tanti movimenti da punta che prima non conoscevo e non facevo». Ma, come tutti i sardi, Cocco ha un grande amore calcistico, il Cagliari: «Sono cresciuto nella squadretta del mio paese, e poi… Quel provino col Cagliari, lo ricordo bene. Mi accompagnò mio papà. Con me c’era Pisano. Ero teso, nervoso: l’occasione che stavo aspettando e che volevo più di tutte era finalmente arrivata. Poi dopo il primo gol è andato tutto per il verso giusto. Il debutto in Serie A: un’emozione che porterò dentro per sempre, un sogno che avevo fin da bambino. Poi ci tenevo a rispettare quella promessa che avevo fatto a mio padre: esordire a grandi livelli. Il rammarico è quello di non esserci arrivato più maturo mentalmente. Sarebbe stato diverso»
Appena un gol con la maglia rossoblù, inutile, a Udine nel 3-1 finale in favore dei bianconeri. Ora però Andrea Cocco ha un unico pensiero: «Voglio ottenere la salvezza col Vicenza, per il nostro pubblico. Personalmente punto alla doppia cifra: la dedicherei a mio padre, scomparso pochi mesi fa»