2014

Annuncio del Flamengo: Caio Rangel al Cagliari a titolo definitivo

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La pista era calda da un paio di settimane, ma il Flamengo finché possibile ha tentato di rinnovare il contratto a Caio Rangel: missione fallita. La volontà del club sarebbe stata quella di allungare un vincolo che aveva scadenza al prossimo febbraio, ma vista la volontà del ragazzo di tentare la fortuna in Europa e la poco rosea situazione economica del calcio brasiliano, il Cagliari è riuscito a spuntarla e si è aggiudicato il cartellino del giocatore a titolo definitivo.

UN RINFORZO PER ZEMAN – E’ quanto si apprende dal sito ufficiale del club rubronegro, che specifica come lo stesso Flamengo avrà diritoo al 5% su una futura vendita dal Cagliari ad altro club.
Caio Rangel si appresta quindi a sbarcare in Sardegna, dovrebbe arrivare già nel weekend rispettando così i tempi stretti richiesti da Zeman per il mercato, e firmare con la società rossoblù un contratto quadriennale. L’esterno offensivo, diciannove anni ancora da compiere, corona il sogno di confrontarsi con il calcio del vecchio continente dopo aver vestito una delle maglie più prestigiose del campionato brasiliano (la stessa lasciata da Adryan per venire a Cagliari).

LACRIME E SOGNI – Il nuovo rinforzo rossoblù è al Flamengo da quando era un ragazzino, lascia la sua squadra con un misto di commozione e speranze: «Già da bambino, quando sono arrivato qui, sono stato molto felice. Ricordo che giocai, con la maglia dell’Olaria, un torneo chiamato Rio Bonito. Segnai il gol della bandiera contro il Flamengo, che vinse 5-1, e da lì iniziò il sogno. Il club mi voleva, come altre grandi società di Rio, ed io scelsi la mia squadra del cuore. Nessuno può sapere quale sia il momento giusto per andare all’estero, ma devo pensare a me e alla mia famiglia. Questo conta molto nella mia decisione. Ringrazio tutti qui, perché ho imparato tanto. Il pubblico è meraviglioso e un giorno spero di tornare e regalare gioia al mio paese».

IL RAMMARICO BRASILIANO – Assai meno speranzose sono le parole di Eduardo Bandeira de Mello, presidente del Flamengo, che non nasconde come la scelta del club sia stata guidata dalla congiuntura che investe il pianeta calcio in Brasile: «La realtà del calcio brasiliano è dolorosa. Dobbiamo far crescere e vendere, questo è il meccanismo per salvare i club dalla bancarotta. Le istituzioni devono obbligatoriamente arrivare a qualche riforma, la legislazione attuale è matrigna con le società. Il giocatore era molto eccitato dalla possibilità di giocare in Europa e coltivare la sua carriera».

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