Antonio Adan: «Non vedo l'ora di esordire. Ho scelto il Cagliari perché...» - Cagliari News 24
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2013

Antonio Adan: «Non vedo l’ora di esordire. Ho scelto il Cagliari perché…»

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Dopo aver spodestato Iker Casillas è stato relegato come terzo portiere: quanti sconvolgimenti per Antonio Adan, che ha poi deciso di lasciare la Spagna per vestire la maglia del Cagliari, che gli sta dando la possibilità di dimenticare il suo passato. E a Cagliari ha ricevuto la visita del quotidiano iberico “Marca”, che non ha mancato di sottolineare il peso storico del club sardo, che ha annoverato campioni come Francescoli e Gigi Riva.

«Perché Cagliari? E’ vero che avevo molte opzioni, sette o otto. Avevo un contratto di un anno e ho negoziato per liberarmi. Ho ricevuto offerte da Spagna, Russia e Portogallo, ma ho scelto il Cagliari perché è il club ideale per proseguire la mia carriera: qui ho la possibilità di giocare e questa è la cosa più importante per me. Ringrazio il presidente per l’occasione che mi ha dato. Questo club mi ha dato subito tanto, mi sento un calciatore importante. E’ stato molto difficile vivere un mese senza appartenere ad alcun club», ha dichiarato il portiere, motivando la scelta di trasferirsi nel club rossoblù.

Adan ha poi parlato della rivalità in porta, del rapporto con il nuovo allenatore e ha toccato anche il tema stadio: «Avramov e Agazzi sono molto buoni. Avramov è in Italia da 13 anni, la sua storia parla da sola. Penso che siamo ben coperti in porta. Diego Lopez? La comunicazione con lui è straordinaria, è un compagno per tutti. Questione stadio? Ci sono stati dei problemi burocratici, che il club ha cercato di risolvere per permettere ai tifosi di tornare allo stadio. Speriamo che per il bene di tutti si arrivi ad un accordo».

Il calciatore spagnolo ha poi parlato del suo ruolo: «Sono tempi duri per il portiere, perché siamo sempre a parte, quando le cose vanno bene il merito va a tutti, ma quando vanno male la colpa è nostra. Sappiamo convivere con questo, siamo maturi e freddi. Mi piace essere portiere, so convivere con le critiche e le lodi, cerco di essere equilibrato. Quando le cose vanno male ti rendi conto di chi ti è veramente amico: Juan Abalo (con cui si è allenato da solo per un mese, ndr) è uno dei migliori. Ho migliorato tanti aspetti con lui, ma mi ha soprattutto aiutato a ritrovare la fiducia e l’entusiasmo di lavorare per migliorare quotidianamente. Ho trascorso molte ore con lui e gli sarò sempre grato».

Adan è poi tornato a parlare del suo ex club, il Real Madrid: «Molti miei ex compagni si sono preoccupati per la mia situazione e si sono congratulati per la firma con il Cagliari. Non mi sono mai sentito abbandonato dal Real Madrid: è stata una mia decisione quella di liberarmi. Volevo giocare. Emilio Butragueno (dirigente del Real Madrid, ndr) si è congratulato per la mia firma e mi ha detto che il Real Madrid è la mia casa, se decidessi di tornare. Se mi sono sentito usato da Mourinho nella disputa con Casillas? Non credo, ma non mi piace parlare di questo. Ho fatto semplicemente quello che mi ha chiesto l’allenatore. Diego Lopez? Un grande portiere, ma si discuterà ancora della rivalità con Iker Casillas, perché vuole ancora essere il migliore. Rispetto a Victor Valdes, però, non ha la continuità».

E, infine, ha snobbato le domande su un suo possibile ritorno al Real e parlato della possibilità di esordire contro il Napoli: «E’ impossibile dimenticare 16 anni della tua vita, ma ora la mia mente è focalizzata sul Cagliari. Come va ora il Real Madrid? Ancelotti è diverso da Mourinho. Sì, ha riportato la pace, ma non conta quella, contano i titoli. Ritornare lì? Non ci penso, ora voglio giocare qui. Debutto contro i miei ex compagni ora al Napoli? Sarebbe bello, parlo molto con loro, ma la scelta spetta all’allenatore».

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