2015
Asseminello, un torello per conoscersi. Rastelli guida il primo allenamento
La puntualità non è un optional ad Asseminello. Alle 17,30 in punto i rossoblù sono scesi in campo per la prima seduta di allenamento della stagione. I 23 rossoblù si sono presentati in pantaloncini blu e maglia smanicata. Tappeto a terra, tutti in cerchio e serie di addominali e piegamenti per rafforzare addome e braccia.
TORELLO PER FAMILIARIZZARE – Il gruppo si divide: i portieri si staccano e cominciano a familiarizzare. Si respira aria di rinnovamento sul campo, anche per via dei nuovi arrivati in gruppo. Dopo alcuni giri di campo e delle piccole accelerazioni, Rastelli fa mettere le scarpette chiodate ai piedi. L’obiettivo del tecnico è quello di far integrare subito i nuovi rossoblù. Tutti nel cerchio del campo, movimento e passaggi ai compagni. Ad ogni passaggio il giocatore scandiva il proprio nome a voce alta.
COPPIA CENTRALE – Tutti a fare il torello tranne due: Luca Ceppitelli e Marco Capuano. I due centrali hanno lavorato in differenziato per due tratti della seduta. Corsa e accelerazioni, sempre insieme. Un segnale per la futura coppia di centrali? Forse. E’ fin troppo presto per parlare di certezze, anche perché il mercato è ancora aperto e potrebbero esserci sorprese.
SECONDO TORELLO – Rastelli raduna il gruppo e affronta il suo primo discorso sul campo. L’ex tecnico dell’Avellino mette il pallone nuovamente a centrocampo e stavolta, nel secondo giro palla della giornata, bisogna chiamare a voce alta il giocatore destinatario del passaggio. “Adesso quelli dell’anno scorso potranno passare il pallone soltanto ai nuovi”. Il tecnico rossoblù parla poco ma quando lo fa, si fa sentire da tutti.
Dopo qualche palleggio, accompagnato da esercizi di tecnica individuale, l’allenamento si chiude, ma non per tutti. I portieri rimangono sul campo coi guantoni. Il resto della squadra si disseta con acqua e frutta. Buona la prima. Un allenamento blando, per risvegliare il tono muscolare. Il primo obiettivo di Rastelli è quello di entrare nella testa dei giocatori e creare un gruppo coeso, che possa far dimenticare il disastro sportivo della stagione scorsa.