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Di Francesco: «Contro i nerazzurri non dovremo abbassarci troppo»
Il tecnico del Cagliari Eusebio Di Francesco ha incontrato la stampa alla vigilia di Atalanta-Cagliari per fare il punto sulla trasferta di Bergamo
I rossoblù saranno ospiti dell’Atalanta nella gara di domani alle 12:30. Il mister rossoblù Eusebio Di Francesco ha raccontato ai media le sue sensazioni in vista della difficile trasferta di Bergamo. Di seguito, le sue risposte alle domande dei giornalisti:
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SITUAZIONE CONTAGI – «Sicuramente stiamo vivendo una situazione difficilissima in Italia con questa crescita anche se non era del tutto inaspettata. Nel calcio ci sono tantissimi controlli, ma anche noi viviamo come tutti, non possiamo stare reclusi».
L’AVVERSARIO DI DOMANI – «Anche se loro negano, l’Atalanta è sicuramente una candidata allo scudetto. Ha dimostrato grandissima potenzialità e una grande crescita. La società ha messo l’allenatore nelle condizioni di avere giocare adatti alle sue idee di gioco. Poi c’è sicuramente la mano dell’allenatore, che è bravissimo sia con i giovani che con i meno giovani».
CAMBIARE IL MODULO – «Io sono aperto a tante soluzioni, il 4-3-3 può essere modificato. Contro la Lazio ho cambiato per provare a ribaltare la partita che si era messa male, anche se la squadra nei primi 25 minuti del secondo tempo mi è piaciuta. Abbiamo avuto un occasione limpidissima con Simeone per cambiare la gara. Io comunque devo mettere i giocatori nelle condizioni migliori per poter rendere al meglio e non avendo esterni offensivi pronti devo valutare tutte le alternative. Preferisco comunque non dare indizi che portino vantaggi agli avversari».
SITUAZIONE MERCATO – «La società sa che bisogna migliorare in alcuni reparti e sta cercando di accontentarmi. Cercheremo di valutare le opportunità e le necessità da qui alla fine del mercato».
QUESTIONE NAINGGOLAN – «Preferisco non tornare su Radja. Ne parliamo da tanto e si sono infastiditi i dirigenti dell’Inter per questo. Come già sapete è un nostro obbiettivo e faremo di tutto per riportarlo a Cagliari».
I NUOVI ARRIVATI – «Attualmente siamo in 25, qualcuno per forza si dovrà sedere in panchina. Le risposte le cerco in allenamento, specialmente per i nuovi arrivati. Siamo un cantiere aperto e vogliamo dare al più presto un’identità di squadra. Come una vera quadra i ragazzi hanno sofferto insieme a Sassuolo»
IDENTITÀ’ DI SQUADRA – «In queste partite abbiamo alternato momenti positivi e momenti in balia dell’avversario. Ci vuole tempo per costruire la squadra. Nelle prime due gare abbiamo affrontato squadre già consolidate. Il mio gruppo lavora con grande attenzione, ma devo capire se qualcuno ha delle difficoltà a fare quello che chiedo. La nostra sfortuna è che abbiamo avuto poco tempo e poche amichevoli per capire queste cose. Per questo motivo ho dovuto correre dei rischi nelle partite ufficiali».
UN POSITIVO NELL’ ATALANTA – «Non sapevo ancora nulla di questa notizia. I protocolli comunque parlano chiaro. La partita si dovrebbe giocare anche con un positivo in squadra. Per quanto riguarda i comportamenti non voglio cercare alibi. L’esultanza per noi è sempre stata la normalità, ma dobbiamo alzare l’asticella dell’attenzione. Devo dire che su queste cose i nostri medici sono veramente molto attenti, ma dobbiamo essere bravi a evitare certi comportamenti, anche se è diventato difficile».
LIMITARE L’ATALANTA – «Stiamo parlando del miglior attacco del campionato dell’anno scorso. Vogliono essere sempre aggressivi e rischiano l’uno contro uno anche se poi prendono tanti goal. Noi non dobbiamo abbassarci troppo. Per riuscire a farlo tutti devono difendere e dare una mano. La fase difensiva la fa tutta la squadra insieme, non solo i 4 in difesa».
GODIN – «Diego sarà della partita. L’unico che ha avuto qualche problemino è Rog, ma contiamo di recuperarlo per la partita di domani».
CAGLIARI CHE GIOCA DAL BASSO – «Anche questo fa parte del nostro percorso di crescita. L’Atalanta ti viene a prendere a uomo, quindi non è detto che per noi la soluzione migliore sia quella di impostare dal basso. Anche loro non sempre loro partono dal basso, non rischiano sempre. Non è detto che giocare dal portiere sia indicatore di aggressività. Walukiewicz sta facendo molto bene, ma i passaggi giusti su cui dobbiamo soffermarci sono quelli che vanno in avanti e non solo quelli in orizzontale. Mi interessano i passaggi che riescano muovere gli avversari».
ESTERNI DI DIFESA – «Vi posso dire che uno tra Zappa e Tripaldelli potrebbe giocare domani da titolare. Non sempre possono valutare in allenamento, è la partita che dimostra realmente quello che possono dare. Per quanto riguarda la prestazione contro la Lazio non voglio che la colpa ricada solo sui terzini. Ci sono sicuramente stati errori individuali, ma bisogna considerare anche le cosa buone in mezzo a quelle negative».
ESTERNI OFFENSIVI – «Sono arrivati dei giovani molto interessanti, ma per loro è un campionato totalmente diverso, vedi i Tramoni e Luvumbo. Non ho potuto ancora lavorare con Pereiro per cui l’unico esterno di ruolo è Sottil».
MARIN – «Ha giocato meglio con la Lazio rispetto alla gara con il Sassuolo. L’ho sostituto per modificare il sistema di gioco. Sicuramente è migliorata la condizione fisica. Anche lui ha bisogno di ritmo e di partite. Quello che ho visto è che va più in verticale, sta imparando a conoscere i compagni e a capire quello che voglio io».