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Cagliari, Rastelli: «Formazione? Ci saranno sorprese. Invertiamo il trend in trasferta»

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Verso Atalanta-Cagliari, è appena terminata la conferenza stampa di Massimo Rastelli: «Soddisfatti di quanto fatto finora, iniziamo a far punti lontano dal Sant’Elia»

Domani alle 15 il Cagliari sarà ospite dell’Atalanta allo stadio Atleti Azzurri di Bergamo per la quarta giornata di ritorno di Serie A. Entrambe le compagini arrivano da un pareggio per 1-1: i bergamaschi hanno strappato un punto all’Olimpico Grande Torino, i sardi sono riusciti ad evitare la sconfitta casalinga di misura contro il Bologna grazie alla rete di Borriello su punizione nel recupero. Rastelli, come accaduto sinora, non avrà a disposizione alcuni giocatori di peso: ancora out Joao Pedro (che sconterà la seconda delle tre giornate di stop impostegli dal Giudice Sportivo ed è stato aggregato alla Primavera), e gli infortunati Farias, Padoin e Faragò. Viste le numerose assenze nel pacchetto offensivo, è quasi certa la convocazione del giovane Serra. In casa nerazzurra non ci saranno Konko e Dramè, che non hanno ancora recuperato dai rispettivi infortuni. Alle 12:30 Rastelli presenterà alla stampa la gara, segui con noi il live della conferenza stampa.

LA FORMAZIONE – «È stata un’altra settimana difficile, ma riusciamo a portare comunque 20 giocatori. Abbiamo recuperato Barella dalla squalifica e domani dovrò valutare ancora alcune cose, quindi non sorprendetevi quando vedrete la formazione. L’Atalanta proprio dalla sconfitta contro di noi ha trovato la chiave giusta per ripartire. Dispiace non poterla affrontare al massimo delle nostre possibilità, siamo ridotti al lumicino. La squadra però si è allenata bene e sono sicuro che domani lo dimostrerà. Nessuno sa ancora la formazione, sono tutti pronti per giocare e domani farò le ultime valutazioni. Io sto portando avanti un discorso soprattutto in momenti particolari quando l’organico è in difficoltà e non hai tempo di far crescere i giocatori facendoli giocare. Ho bisogno di mettere in campo chi sta meglio e Capuano sta bene. Miangue è un giocatore di grandissima prospettiva, ci stiamo lavorando soprattutto sull’aspetto tattico. Capuano però in questo momento è avvantaggiato anche da un punto di vista tattico».
IN ATTACCO – «Il nostro lavoro ci porta ad immaginare una partita dall’inizio alla fine. Domenica scorsa ho buttato dentro Sau e Borriello insieme dall’inizio, domani farò delle mie valutazioni. Quando c’è carenza in un certo reparto bisogna immaginarsi tutte le possibilità all’interno di una gara prima di scegliere».
IN TRASFERTA – «In trasferta stiamo cercando anche con il nuovo assetto nuovi equilibri. Domani dobbiamo cercare di essere più pericolosi davanti e non vanificare quanto facciamo prima dell’arrivo in area di rigore. In trasferta dobbiamo invertire il trend e tornare da Bergamo con un risultato positivo, l’ho detto alla squadra già ad inizio settimana. Abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela, dobbiamo avere la consapevolezza di poter tornare a casa con un risultato positivo. Dobbiamo iniziare a fare punti anche in trasferta perché in casa adesso arriveranno squadre complicate come la Juventus».
L’AVVERSARIO – «Il modo di giocare di Gasperini è conosciuto, rispetto alla gara d’andata ha cambiato solo alcuni interpreti, affidandosi ai giovani e rinunciando magari a qualcuno che correva meno. Dal punto di vista dell’atteggiamento e dell’identità non è cambiato rispetto alla gara d’andata. Abbiamo visto tante gare dell’Atalanta per capire come metterli meglio in difficoltà, come fanno le altre squadre con noi. Ogni squadra ha le proprie caratteristiche e la propria forza, l’Atalanta è completa e sorprendente, è molto giovane e ha fatto un campionato straordinario. Lo spessore generale di Milan e Roma ha determinato un risultato, ma non per questo la gara di domani sarà meno complicata. Poi sta sempre a noi. Dobbiamo essere più bravi e cattivi in zona gol perché passare in vantaggio in queste partite può fare la differenza. A Milano eravamo stati più intraprendenti e più bravi ad arrivare in zona gol. Contro la Roma ci siamo fermati ad un passo dalla meta. Dobbiamo migliorare negli ultimi 20 metri. Domani mi aspetto che la squadra faccia quello che abbiamo preparato in settimana, sapendo che ci sono momenti in cui ti devi difendere, altri in cui attaccare con più convinzione e altri ancora dove pressare per mettergli in difficoltà».
IL CALCIOMERCATO – «Il mercato? Ho sempre detto che il recupero degli infortunati sarebbe stato il miglior rinforzo. Joao Pedro, che tra infortunio e squalifica l’ho avuto poco a disposizione. Ionita sta finalmente tornando. Dispiace per Faragò che appena arrivato si è subito fatto male. Credo siano state fatte le giuste mosse per puntellare e migliorare la squadra. Sarà poi il campo a decidere se avremmo fatto le scelte giuste, ma sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto».

IBARBO – «Ibarbo non è convocato. Ci sono ancora troppe cose da valutare. Ho un modulo in testa, ma se non ho gli interpreti cambio. Dall’inizio della settimana ha dovuto cambiare spesso alcune situazioni. Sono molto contento dell’arrivo di Ibarbo. Quando Capozucca mi ha parlato di questa eventualità sono stato entusiasta. Senza Melchiorri, ci mancava un giocatore di quelle caratteristiche. Dovrò metterlo nelle migliori condizioni possibili: è un giocatore che conosco solo attraverso la televisione, ora posso vederlo in campo e capire come utilizzarlo».

GIANNETTI – «Egoisticamente sarei stato contento se Giannetti fosse rimasto, ma con tutti gli attaccanti in rosa più il ritorno di Ibarbo avrebbe giocato poco. Adesso giocherà sei mesi in prestito prima di tornare alla casa madre».
JOAO PEDRO – «Il ricorso di Joao Pedro? Come tutti mi aspettavo uno sconto della squalifica. Il ricorso è stato fatto perché non è stata una condotta violenta e la palla era giocabile, è stato Strootman bravo a liberarsi velocemente della palla. La logica ci avrebbe portato a sperare nella riduzione almeno di una giornata».
IL CAMPIONATO – «Io sereno? Se lo fossi non potrei più fare questo mestiere. Sono i risultati e le prestazioni che mi danno forza. Da Sassuolo in poi i risultati sono stati positivi. Anche dal punto di vista delle prestazioni la strada è quella giusta, stiamo giocando un buon calcio, nonostante ciò che si dice. C’è soddisfazione generale perché stiamo facendo un buon lavoro. Il clima è cambiato ma spetta a noi mantenerlo».
Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato ad Assemini Roberto Carta
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