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Atalanta e Roma, può essere l’anno buono per conquistare l’Europa

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Le vittorie di Atalanta e Roma riportano alla luce il calcio italiano, alla disperata ricerca di un trofeo continentale che manca da troppo tempo

Il giovedì europeo riscalda il cuore del calcio italiano che festeggia le vittorie di Atalanta e Roma, di misura ma pur sempre un piccolo e prezioso vantaggio in vista delle sfide di ritorno.

La Dea versione europea rinvigorisce corpo e anima ritrovando anche un Luis Muriel determinante e appoggiandosi all’orgoglio ucraino di Malinovskyi. Peccato che il 3-2 lasci porte apertissime al Bayer Leverkusen, in partita grazie soprattutto alle parate di Hradecky e ben oltre rispetto ai propri meriti.

Ma i nerazzurri quest’anno si sono sin qui dimostrati più abili lontano dal Gewiss, dunque la trasferta in Germania non spaventerà più di tanto Gasperini e i suoi ragazzi e, in prospettiva, anche la concorrenza in Europa League.

Il Barcellona di Xavi sembra poter avere una marcia in più, ma dovrà prima uscire dalle sabbie mobili di Istanbul dopo lo 0-0 casalingo contro il Galatasaray. Mentre le varie Lipsia e Lione (o Porto) sono avversarie dure, ma alla portata della miglior Atalanta. Insomma, riportare il trofeo in Italia dopo 23 anni e dal Parma di Malesani nel 1999 potrebbe non essere impossibile, anche se scongiurare lo spauracchio Siviglia (6 volte campione dal 2006 a oggi) sarà l’impresa più ardua.

Ma al contempo la stessa Roma di Mourinho ha tutte le carte in regola per conquistare la prima edizione della Conference League. La vittoria di Arnhem ha messo sulla buona strada la qualificazione contro il Vitesse e, più in generale, conferma un trend di crescita per i giallorossi che sembrano aver finalmente trovato una logica quadratura.

E a corroborare le speranze di titolo, un parterre tutt’altro che irresistibile nella competizione. Il Leicester di Vardy e il Marsiglia di Milik gli avversari più pericolosi, ma questa Lupa non deve avere paura di nessuno.

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