Azzi: «Ho imparato tanto nell'ultimo anno e mezzo di Serie A con il Cagliari. Ora sono qui e...» - Cagliari News 24
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Azzi: «Ho imparato tanto nell’ultimo anno e mezzo di Serie A con il Cagliari. Ora sono qui e…»

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Paulo Azzi, ex esterno del Cagliari ora alla Cremonese, si è presentato nella sua nuova realtà citando vari momenti della sua esperienza in Sardegna

Paulo Azzi ha svolto una conferenza stampa per presentarsi ai tifosi della Cremonese dopo il trasferimento in questa sessione di calciomercato. L’ex esterno brasiliano del Cagliari ha rilasciato delle dichiarazioni ripercorrendo dei momenti dei suoi due anni trascorsi nell’isola. Le sue parole:

TRA MODENA E CAGLIARI – «A Modena la mia carriera si è lanciata definitivamente con la promozione in Serie B insieme a mister Tesser, poi a Cagliari ho trovato un ambiente e società preparati, con un allenatore che mi ha insegnato tanto come Ranieri con cui abbiamo conquistato la promozione. Nell’ultimo anno e mezzo di Serie A ho guadagnato tanta esperienza, vivendo partite importanti. Ora sono qui e ammetto che sto iniziando ad essere un giocatore di esperienza dopo gli anni che ho vissuto».

I GOL CON I ROSSOBLU’ – «A volte è difficile fare le cose semplici. Con il Cagliari ci provavo spesso e giocando a sinistra mi viene facile rientrare sul destro per mettere palloni in area. Nell’esultare dopo il gol al Modena De Luca è venuto subito da me perché nel prepartita avevamo proprio parlato di quella situazione: gli ho detto che se avessi crossato a rientrare la loro difesa sarebbe andata in difficoltà, perché con un pallone veloce difensori e portieri sarebbero stati indecisi sull’uscire o meno. A Cagliari mi è capitato di fare due gol così: nel primo il vento mi ha aiutato, mentre contro il Perugia un giocatore ha tagliato, il portiere non è riuscito a seguire e il pallone ed è entrato in porta. Nell’intervallo il mister ci ha chiesto di provare a fare dei cross puliti, io ho avuto l’opportunità di farlo e ci sono riuscito. Ora sto cercando di adattarmi alle sue richieste per essere al 100% il prima possibile».

TESSER E RANIERI – «Con Tesser ero un terzino puro, quindi mi chiedeva tante diagonali difensive. Mi sono dovuto mettere alla prova perché arrivando dall’estero non avevo la precisione che può avere chi fa la scuola calcio qui. In poco tempo ho lavorato per mettermi a disposizione ed imparare, in più quando sali di categoria puoi permetterti sempre meno errori. Quando sono arrivato da Ranieri mi ha detto subito che il livello si era alzato e io stesso sarei dovuto restare più concentrato per sbagliare il meno possibile, e così è stato. Ora continuo ad imparare e a crescere».

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