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Azzi: «Sono felice di essere qui a Cagliari. Ai tifosi prometto questo! In futuro potrei…»

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Paulo Azzi, laterale difensivo del Cagliari, ha rilasciato delle dichiarazioni in vista della partita del Ferraris contro il Genoa e non solo

Paulo Azzi ha parlato di diversi temi nell’intervista rilasciata per l’edizione odierna del quotidiano La Nuova Sardegna. Il difensore brasiliano del Cagliari ha rilasciato delle dichiarazioni verso la sfida dello stadio Luigi Ferraris contro il Genoa e tanto altro. Le sue parole:

AZZI – «Sono maturo come calciatore e come uomo. E’ un buon momento, mi sento bene. So che posso ancora dare tanto. Quello che succederà in futuro non lo so ma la mia voglia di allenarmi e migliorare è rimastaa intatta».

PROMESSA AI TIFOSI SARDI – «Una salvezza tranquilla? Sento che hanno fiducia in noi. Sanno che l’impegno non manca mai. Loro sono uno stimolo a migliorarci. Posso promettere che in campo daremo sempre tutto».

CAGLIARI – «Punto di arrivo? In questo momento sono felice di essere qui. Porto i bambini a scuola, vado al superercato sotto casa, la gente mi conosce, è cordiale. Il clima qui è ideale. Potrei anche restare in futuro».

DAVIDE NICOLA E CLAUDIO RANIERI – «Da entrambi ho imparato a fare gruppo, il rispetto, valori importanti per entrambi. Le abitudini sono le stesse, facciamo colazione e pranzo insieme. Un modo per parlare, confrontarci, cementare il rapporto tra di noi».

MISTER NICOLA – «Ha passione, voglia, è sempre carico e non molla mai. Ci trasmette intensità, vuole che in campo siamo aggressivi. Con lui devo sempre stare sul pezzo. Tutti ci sentiamo coinvolti nel progetto».

RITORNO DI RANIERI IN PANCHINA – «Conoscendo la sua passione per il calcio, a 73 anni ha ancora una voglia matta. Quando ho sentito che poteva andare alla Roma mi ha fatto piacere. Lui è nato nella capitale, è noto l’affetto che ha per quei colori. Sono convintissimo che farà un bel lavoro».

L’ESPERIENZA CON SIR CLAUDIO – «Mi ha colpito la sicurezza in quel che fa, è un uomo che cura ogni dettaglio da quello tecnico all’aspetto psicologico. Io sono arrivato qui insieme a lui nel gennaio del 2022, il Cagliari era indietro, non era facile centrare la promozione. Lui dal primo giorno diceva: lavoreremo sodo e vedrete che alla fine raccoglieremo qualcosa di importante. Ci ha tirato su e dato entusiasmo. Ha avuto ragione e l’obiettivo è stato centrato».

RUOLO – «Gioco sia a sinistra che a destra, basso e alto, ma anche quinto della linea difensiva. Se sto bene mi metto a disposizione, so che posso essere utile alla squadra».

PAREGGIO CON IL MILAN – «Il calcio è fatto anche di episodi. Un momento così può cambiare la stagione. L’anno scorso il pari con l’Udinese ci ha dato la carica e da quel momento le cose hanno funzionato per il verso giusto».

IDOLI – «Del passato Ronaldo il fenomeno, gli ho visto fare cose pazzesche. Il punto di riferimento oggi è Neymar, giocatore che ha ancora molto da dare al calcio. Mio padre tifa Santos, ho visto emergere la sua carriera. E’ un campione».

IL COMPAGNO DI SQUADRA PIU’ SIMPATICO – «Ce ne sono tanti. Con Mina, che ha giocato in Brasile e con lui parliamo portoghese. L’ho aiutato all’inizio ad inserirsi. Yerry è solare, positivo, un giocatore che ha alzato il livello di esperienza e non si risparmia».

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