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Barella: «Per il Cagliari do tutto, porto l’orgoglio sardo in campo»

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Nicolò Barella si racconta: dal suo carattere solare alla grinta che mette in campo, passando per l’orgoglio di vestire la maglia del Cagliari e l’ammirazione per Conti

Domani, per la prima volta in stagione, il Cagliari dovrà fare a meno di Nicolò Barella. Il centrocampista, fermato per un turno dopo il rosso ricevuto a Frosinone, vedrà la gara contro la Roma dalla tribuna. Il classe ’97 ha parlato del suo carattere e del suo modo di stare in campo ai canali della Serie A: «A volte mi chiamano radiolina perchè parlo tanto, rido, scherzo e faccio battute: son fatto così. E in campo mi piace correre, essere uno spirito libero. Per me Zola rappresenta un mito, vedere uno che partendo dalla Sardegna ha conquistato l’Inghilterra e Londra è bello».

IL CAGLIARI – «Quando gioco per il Cagliari do tutto quello che ho, questo è l’orgoglio da sardo che porto in campo. Per me recuperare un pallone in scivolata è quasi come fare un gol, mi piace sentire il boato del pubblico, rialzarmi ed avere la palla tra i piedi. Ho sempre ammirato giocatori come Nainggolan e Stankovic, che facevano dell’intensità e del recupero palla una delle loro caratteristiche migliori. Sicuramente nel gesto c’è dell’istinto, perchè se non ce l’hai dentro non ti viene spontaneo inseguire l’uomo per 50 metri ed andare in scivolata. Questo mi porta a fare dei falli, ma lo faccio solo per tentare di recuperare la palla».

DANIELE CONTI – «Conti per tutti i giocatori emersi dal settore giovanile del Cagliari è un esempio. E’ stato tanto anni con la stessa maglia, ha sempre detto che questa era casa sua. Mi ricordo quando ha segnato a Roma ed ha esultato alzando la maglia del Cagliari all’Olimpico: per noi tifosi del Cagliari è stata una cosa bello, un gesto d’amore verso questa città».

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