2014
Battaglia FIGC, Albertini: «Se Tavecchio si ritira lo faccio anch’io»
Non è passato inosservato il documento col quale ben nove club di Serie A (fra cui il Cagliari) hanno dichiarato di non voler appoggiare nessuno dei due candidati alla presidenza della FIGC. Tavecchio ed Albertini sono stati di fatto sfiduciati da un ampio movimento, circostanza che rende ancora più caotica una corsa al vertice già tumultuosa per via di dichiarazioni improvvide e battaglie interne.
Demetrio Albertini ha voluto reagire agli ultimi sviluppi con una proposta-provocazione affidata ad un tweet nel quale si dice pronto a ritirare la propria candidatura a condizione che lo faccia prima l’avversario.
«Non vedo perché dovrei fare io un passo indietro – la premessa di Albertini, che affonda il colpo – ma se nell’interesse del calcio, Tavecchio, che con le sue affermazioni ha provocato una decisa frattura nel calcio, ritirasse la propria candidatura sarei pronto a fare altrettanto con l’unico fine di tenere unito il nostro mondo che ha urgente bisogno di riforme e dialogo. Se invece Tavecchio decidesse di proseguire nel suo cammino verso le elezioni significherebbe che il suo obiettivo è quello di fare esclusivamente gli interessi di una parte del calcio. Nel caso, non da me auspicato, si realizzi quest’ultima eventualità chiedo fin da ora a tutti quelli che hanno sempre puntato a una soluzione condivisa di sostenermi nell’urna. E’ bene ribadire che lo stesso Tavecchio ha sempre sostenuto di voler essere il candidato di tutti, ma nei fatti non lo è più e ora col suo atteggiamento sta provocando un’ulteriore spaccatura. Diciamo NO a un calcio senza tifosi, allenatori, calciatori e importanti squadre calcistiche».
Non vedo perché dovrei fare io un passo indietro… pic.twitter.com/QuSSoboNsp
— Demetrio Albertini (@Albertini_TW) 8 Agosto 2014