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Bernardeschi: «Non siamo il Real Madrid. All’inizio non eravamo gruppo»
Federico Bernardeschi, attaccante della Juve, ha parlato a Dazn dopo la vittoria contro il Cagliari. Le sue parole
Federico Bernardeschi, attaccante della Juve, ha parlato a Dazn dopo la vittoria contro il Cagliari. Le sue parole
500 GIORNI SENZA SEGNARE – «Direi troppi. Sono contento, mi sono goduto tutto. Sono felice, felice per la squadra, era importante vincere e dare una dimostrazione. È bello chiudere l’anno così».
PIU’ LIBERO SENZA DYBALA E CHIESA – «Non è questione di chi c’è, ma anche dell’avversario. Ogni partita è a sè. Quando ci sono Dybala e Chiesa, uno fa una corsa in più senza problemi. Ciò che conta è trovare la sinergia di squadra, trovare il compagno che fa una corsa in più».
SPOGLIATOIO – «Quando si incontrano delle difficoltà vengono a galla tutti i difetti e i pregi vengono dimenticati. All’inizio quando siamo in difficoltà eravamo squadra ma non gruppo. Pian piano siamo riusciti a creare un gruppo. Poi c’è stato qualche sgambetto e le certezze sono venute meno. Nell’ultimo mese è ritornata quella voglia di sacrificarsi, di gioire insieme al compagno. Tutti noi dobbiamo mettere quel qualcosa in più. La Juve insegna che i traguardi vanno raggiunti con umiltà e voglia di lavorare. Non siamo il Real Madrid, non possiamo permetterci di andare in campo con la puzza sotto il naso».