Hanno Detto
Bonato: «C’è la volontà di prolungare il contratto di Nandez»
Nereo Bonato, DS del Cagliari, è intervenuto per parlare della squadra rossoblù nel programma in onda su Radiolina
Nereo Bonato, direttore sportivo del Cagliari, è intervenuto ai microfoni de “Il Cagliari in Diretta” (in onda su Radiolina) per parlare della squadra sarda . Ecco le sue dichiarazioni, riportate in tempo reale:
LE PAROLE DI BONATO
VENEZIA – «Quella sera ho guardato il primo tempo di Salernitana Udinese e poi ho messo il Cagliari. Ero sorpreso che non avessero trovato il gol salvezza. E’ stata una retrocessione surreale»
PROMOZIONE – «Si arriva con la volontà di costruire, c’erano potenzialità inespresse e scorie dall’anno prima. Alcuni non si erano calati nella serie B. C’era malessere, una condizione non ideale per ripartire. Si è cercata la soluzione»
LIVERANI – «Le scorie della retrocessione le pagano tutte le squadre, Liverani non è riuscito a trasmettere le proprie idee alla squadra. C’era malumore»
MISTER RANIERI – «Ranieri è stato l’uomo giusto, al posto giusto, nel momento giusto. Siamo andati a casa sua per confrontarci su tutto. Aveva gran voglia di tornare a Cagliari per aiutare. Il presidente ha fatto un buon investimento e il mister un grande passo incontro a noi»
PAZIENZA – «Percorso graduale di crescita della squadra. Ci voleva pazienza. Quando il mister è entrato ha affrontato le varie problematiche, come i diversi infortuni. Ha dato tranquillità a chi doveva recuperare. Il suo carisma ed il suo modo di lavorare l’ha trasmesso a tutti dando forza all’ambiente»
PARTITA DELLA SVOLTA – «Quella con l’Ascoli, non solo per averla ribaltata ma per la mentalità. E’ stata la prima volta che non siamo stati chiusi dietro in difesa dopo essere passati in vantaggio. Un cambio di mentalità»
EMOZIONI PLAYOFF – «So che sono particolari per l’adrenalina. C’e stata una grande sinergia tra tutto l’ambiente. Ci ha dato una carica clamorosa che non avevo mai visto. E’ stata la nostra forza in situazioni disperate e non, credendoci sempre fino all’ultimo secondo. La fortuna esiste ma devi meritartela»
AVVERSARI – «Più dura Parma o Bari? Due gare complicate, più quelle fuori casa. Sapevamo di dover affrontare tutte le squadre più forti, lo erano tutte quelle del nostro percorso tortuoso, anche il Venezia»
BARI – «Sapevamo di poterci giocare tutto fino all’ultimo secondo. Sapevamo della soffrenza ed emozione del Bari nei finali di partita. Crederci fino in fondo ci ha premiato»
SERIE A – «Fin da quando sono arrivato io l’obbiettivo era costruire e programmare qualcosa che potesse durare nel tempo. Puntavamo a metterci un anno e mezzo per tornare in serie A. Dovremo mantenere la stabilità sia tecnica che economica. Serve per durare nel tempo. La società ha una struttura innovativa, condividiamo tutte le scelte ed essere ponderati. Nel calcio non c’è nessuno che non sbaglia niente, bisogna sbagliare poco. Metteremo sul tavolo tutte le scelte e cercheremo di sbagliare il meno possibile. La Serie A è diversa dalla B, ci servirà umiltà ma anche convinzione di poter crescere nel tempo»
STRATEGIA – «Budget o scelta dei giocatori? C’è una indicazione di massima poi per ogni situazione si valuta se si può fare uno sforzo. Non dobbiamo fare delle scelte affrettate, la fretta ti fa fare errori. Dovremmo essere lucidi nelle scelte»
RISCATTI – «Stiamo parlando con l’Inter, queste sono le prime scadenze. Quando avremmo la situazione interamente sotto mano poi potremmo fare le valutazioni del caso. Il primo step è capire chi dal 20 giugno sarà un tesserato del Cagliari. Bellanova? Secondo me si sta parlando. C’è una scadenza naturale ma poi si può trovare un accordo strada facendo. I rapporti con l’Inter sono buoni. Contropartite? Stamo facendo una valutazione a 360 gradi. La valutazione è sia economica che tecnica. Sono valutazioni future. Il mister poi farà le sue strategie. Noi avevamo sia il piano A che quello B. Stiamo tirando fuori tutte le valutazioni che avevamo fatto prima, anche per sbagliare meno possibile. Richieste per i nostri? No ma sappiamo che qualche ragazzo è chiaccherato perchè in crescita. La nostra idea è di confrontarci con il mister e mantenere poi bisogna vedere se ci saranno offerte indecenti. I tre 2002? Si tratta di riuscire a valorizzare determinati gruppi di lavoro, come quelli più esperti. Quello dei più giovani che venivano dalla primavera. Quello dei semisconosciuti che hanno avuto una grande crescita come Lella, Radunovic, Dossena e Makoumbou. Tutto ciò non è passato inosservato agli osservatori. Senza offerte indecenti cercheremo di mantenere la rosa che sarà poi da puntellare. La Serie A è molto diversa dalla B. Il Cagliari deve salire, salvarsi e crescere nel tempo»
CONTRATTO NANDEZ – «Abbiamo fatto una chiacchiera prima dei playoff, poi abbiamo pensato solo al campo. Sarà il primo tema che andrà preso in considerazione. Sappiamo del suo valore, c‘è la volontà di trovare un accordo per prolungare»
MERCATO – «Sarà un mercato difficilissimo, per le matricole lo è sempre. Bisogna accontentare le richieste del mister, ci sarà qualche sacrificio da fare ma anche puntellare la rosa. Qualche scelta bisogna farla. Serve grande lungimiranza, questo mercato è fondamentale in ottima futura»