Hanno Detto
Bonato: «Quel gruppo che faticava si è poi rivelato vincente. I nostri tifosi…»
Bonato, Ds del Cagliari, ha parlato per L’Unione sarda ed ha fatto un bilancio di questa prima parte di stagione di Serie A 2023/2024
Bonato, Ds del Cagliari, ha parlato ai microfoni de L’Unione Sarda ed ha fatto un bilancio di questa prima parte di stagione di Serie A 2023/2024, oltre a fare riferimento alla splendida cavalcata della scorsa annata. Le sue parole:
SCELTE – «Non avevo mai lavorato al sud, le mie naturali perplessità sono state spazzate via subito. Mi sono trovato davanti una situazione critica, come società abbiamo dovuto fare delle scelte non semplici come quella del cambio di guida tecnica, poi la calma motivante di Claudio Ranieri e la compattezza dell’ambiente hanno fatto il resto»
ESPERIENZE – «A livello personale sicuramente positivo. La scossa che siamo riusciti a dare, poi, da dicembre 2022 in poi ha prodotto quello che avete visto, quel gruppo che faticava si è poi rivelato vincente e vi assicuro che non era assolutamente scontato che si andasse a lottare per la promozione. L’esperienza dei playoff è stata speciale dal punto di vista tecnico, ambientale e umano, ho registrato una unità di intenti con tutta la Sardegna e quella forza resterà un ricordo indelebile per tutta la vita. Adesso stiamo scrivendo un nuovo capitolo, la Serie A, e per una matricola come noi è un percorso complicato ma lo sapevamo, sapevamo tutto. Ci vogliono pazienza, convinzione e resilienza, stiamo cercando di uscirne. E siamo convinti di aver tracciato una percorso»
ARRIVO DI RANIERI – «Aver risolto quella situazione difficile è una delle chiavi di lettura che ci sta servendo anche quest’anno, l’analisi dei problemi e la ricerca delle soluzioni è fondamentale. Siamo stati lucidi l’anno scorso fino al traguardo dei playoff e della promozione, seppure con un pizzico di fortuna. E la stessa lucidità la stiamo mettendo sul campo anche quest’anno. Sapevamo che c’erano diverse criticità da superare ma c’è una visione unica da parte della società e dello staff tecnico. C’è un gruppo di giovani che deve fare esperienza, ci sono elementi che devono recuperare, abbiamo avuto un calendario complesso e ci abbiamo sbattuto la faccia. Sberle pesanti, anche sotto il profilo psicologico. E qui devo dire grazie ai tifosi perché hanno capito il nostro momento complesso»
TIFOSI – «Sono stati importanti lo scorso campionato, oggi sono un’arma in più. Quello che ho visto dopo il ko con la Roma, con lo stadio che ci applaudiva, è indimenticabile. La molla che ci ha fatto ripartire»
GRANDI E PICCOLE – «Abbiamo fatto molta fatica con le grandi, molto bene con quelle del nostro livello. Dobbiamo limitare gli errori dei singoli e saremo ancora più compatti come squadra, allora faremo risultati contro quelle di prima fascia. Se ti giochi tutto sugli scontri diretti, fai molta fatica. Il Cagliari al suo interno ha diverse potenzialità ancora inespresse, alcuni stanno entrando in condizione ora, so di avere all’interno gente che arriverà fra poco»
STADIO – «Non sono d’accordo, non deve essere un tasto dolente, anzi. Cagliari ne deve parlare, poche realtà hanno fatto il percorso del Cagliari, la burocrazia è molto complicata, è una strada tortuosa, ci manca solo lo step decisivo, fondamentale, la delibera per il contributo regionale che va sbloccata entro il 30 novembre. Credo che lo stadio possa avere una grande valenza per il Cagliari, per Cagliari e la Sardegna. Avere uno stadio accogliente è un vantaggio per tanti. Anche quest’anno spesso e volentieri c’è gente che non trova biglietti. Credo sia importante e necessario dare a tutti i sardi la possibilità di condividere questa passione. Non ho mai visto nella mia carriera una simbiosi così forte fra una terra e una squadra»
PRESIDENTE – «Quando ho incontrato per la prima volta il presidente ho trovato una persona ferita, arrabbiata, ma anche molto intelligente, lucido nella voglia di rilanciare la squadra. Mi ha colpito subito la sua visione d’insieme della società, molto innovativa»
MERCATO – «La società ha fatto degli sforzi importanti per costruire questa rosa, con l’obiettivo di raggiungere la salvezza. Noi abbiamo tutti giocatori di proprietà, tranne tre su di cui abbiamo comunque il diritto di riscatto. Pochissimi hanno fatto la nostra scelta. E abbiamo la sensazione di avere potenzialità inespresse, che potranno darci tanto da qui in avanti. Dobbiamo capire, a gennaio cambiare tanto per cambiare non serve a nulla».