2014

Cagliari a caccia del Grifone. Vincere per dare un senso al finale di stagione

Pubblicato

su

C’è poco da dire: non c’è medicina migliore della vittoria. Per dare un calcio alle tensioni che attanagliano l’ambiente rossoblù, il Cagliari ha un solo modo per poter dare un senso a questo finale di stagione: vincere. Perché se è vero che la squadra ancora tra le mani di Massimo Cellino, chissà ancora per quanto, non vince in trasferta da febbraio 2013, si troverà davanti un avversario che arriva da tre sconfitte consecutive (tre reti fatte e sette subite). Il Genoa di Gasperini è un osso duro ma in casa, proprio come il Cagliari, è riuscito a conquistare i tre punti solamente sette volte in questa stagione. Se a tutto questo ci aggiungiamo che Genoa-Cagliari non conosce un pareggio dalla stagione 2001-2002, le probabilità che il Cagliari possa farcela sono più alte del solito.
I numeri sono importanti ma non decisivi. Sarà in grado questo Cagliari di dare uno slancio per chiudere il prima possibile la pratica salvezza? Pulga ritrova Nenè e Pinilla. Recuperato anche Dessena ma perde Nicola Murru. Una girandola di nomi che fa pensare ad un centrocampo composto da Daniele Conti, Eriksson e Dessena, Avelar in fascia sinistra e il tandem SauIbarbo in avanti. Nodo da sciogliere sarà la pedina sulla trequarti. Per il resto dovrebbe essere tutto confermato, nella speranza che i rossoblù di Pulga possano rientrare in Sardegna con la testa del Grifone e la salvezza in tasca.
Quale modo migliore per poter festeggiare al meglio il record assoluto di presenze in Serie A di capitan Conti, che festeggerà le 312 presenze in maglia rossoblù? Forse un altro modo c’è, si chiama rinnovo del contratto. Ma questa è un’altra partita, che si giocherà in un altro campo e si preannuncia piuttosto complicata.

Exit mobile version