2013
Cagliari, adesso Cabrera è un’arma in più
Doveva arrivare a Cagliari già un anno fa, ma poi le cose si complicarono e la trattativa non andò a buon fine. Quando finalmente Matias Cabrera ha vestito il rossoblù, nel gennaio scorso, i tifosi ormai ne conoscevano il nome da tempo e l’hanno accolto quasi come uno di casa.
Quel ragazzo un po’ esile, con la faccia da bambino, si è affacciato al nostro campionato gradualmente nel girone di ritorno della passata stagione. Minutaggio dosato ma passo di gara e capacità di giocare a due tocchi subito in evidenza. Quest’anno lo si aspetta al varco della completa consacrazione, e meglio di così Cabrera non poteva iniziare. Dimenticata l’infelice parentesi di Coppa Italia, in cui Mati ha provato ad agire da mezz’ala fino al cambio forzato in seguito all’espulsione di Dessena.
Nella settimana di Cagliari–Atalanta il giovane uruguagio ha pestato sull’acceleratore e fatto vedere già nella partitella del giovedì di essere ispirato. Tocchi intelligenti ed assist hanno fatto da preludio ad una domenica da trequartista, complice anche l’infortunio di Cossu. Il resto è cosa nota: il primo gol italiano, la vittoria, il sorriso incontenibile.
Finalmente è arrivato Matias Cabrera, ora pienamente a suo agio con i tempi del nostro calcio ed erede di una scuola uruguagia che a Cagliari ha trovato seconda casa ormai da tempo. Non per nulla a consigliargli la destinazione fu un certo Pepe Herrera…