2014
Cagliari alla ricerca dell’equilibrio: succede tutto nel primo tempo
La pausa di campionato offre tempo e modo di analizzare i numeri delle prime sei giornate di Serie A per tracciare un primo, e ovviamente parziale, bilancio delle venti partecipanti al massimo torneo calcistico italiano. Particolarmente interessante è l’esame del rendimento del Cagliari, protagonista di un cambiamento epocale in estate con l’avvento di una nuova dirigenza e di un progetto tecnico particolare come quello portato da Zdenek Zeman.
In particolare nelle ultime due giornate, ossia nelle trasferte dalle alterne fortune a Milano e Verona, è balzato agli occhi di tutti un calo di brillantezza nei secondi tempi: la causa sta probabilmente in una preparazione estiva molto impegnativa, che richiede tempi lunghi per trovare la condizione ideale. Altro aspetto è la fatica mentale richiesta dai dettami tattici del tecnico boemo, che richiedono concentrazione e impegno al massimo livello; anche in questo caso il tempo può essere l’alleato migliore per l’assimilazione completa degli automatismi.
I numeri confortano in pieno il solco che si crea all’intervallo delle partite in cui sono protagonisti i rossoblù: basti pensare che dei sette gol realizzati dal Cagliari ben sei sono arrivati nei primi 45 minuti di gioco. L’unica rete arrivata nel secondo tempo è l’ininfluente rigore trasformato da Cossu nella debacle interna contro l’Atalanta.
Anche per quanto riguarda i gol subiti i numeri sono molto simili, a testimonianza del fatto che la formazione sarda non crolla al 45′ ma rallenta i tempi di gioco senza per questo diventare vittima sacrificale. Sono ben sette le reti subite dai rossoblù nelle prime frazioni di gioco, mentre solo due sono arrivate nei secondi tempi.
Alla ricerca di un equilibrio che permetta di spalmare il rendimento massimo nell’arco di tutti i 90 minuti, il rientro dalla sosta permetterà di verificare già domenica al Sant’Elia (contro la Sampdoria) se la pausa sarà servita a migliorare un altro tassello del progetto di Zeman.