2013
Cagliari: ancora troppi errori e poche occasioni
È il terzo risultato utile, con un pareggio in rimonta che sembra quasi una vittoria. Come riporta l’Unione Sarda gli attaccanti sono riusciti a sbloccarsi, anche il gol di Sau è un buon segno soprattutto dal punto di vista psicologico. Per quanto riguarda il profilo, buona la prestazione di Pisano, tornato sui livelli di sette mesi fa prima dell’infortunio. A dare un contributo importante anche Cossu, Dessena e il capitano.
Il 2-2 contro il Sassuolo, però maschera i limiti e gli errori mostrati ancora una volta da un Cagliari affaticato da circa un mese, anche il livello di concentrazione rimane molto basso, ed è per questo che le due reti avversarie sono arrivate nella prima parte del match. Ancora fatali i calci piazzati e i corner, nonostante la marcatura sia passata da zona a uomo. A fine partita mister Diego Lopez ha spento l’entusiasmo del pareggio, dicendo che di questo match avrebbe salvato solo la reazione e il punto.
Ora ci si chiede dove sia andato a finire quel Cagliari che nella seconda parte dello scorso campionato sembrava promettere bene. Le tre sconfitte hanno mostrato una squadra che costruisce molto meno, le occasioni sono veramente poche e i successi nascono per la maggior parte da giocate individuali. Le punte sono spesso isolate e le idee poche e sbagliate in particolare negli ultimi 30 metri. Inoltre la formazione titolare non è quasi mai prevedibile, cosa poco positiva per una squadra che ha bisogno di certezze. Altra questione da trattare è quella di Ekdal. Che fine ha fatto il giocatore? Per lo staff medico e tecnico era già pronto per la gara del 10 novembre contro il Torino , ma di lui ancora nessuna traccia in campo.
I 15 punti in 14 giornate consentono però al Cagliari di tenere lontano il fantasma della retrocessione e Lopez lo ha già dimostrato in un campionato in cui le difficoltà erano ben maggiori.